Il comune di Nardò rinnova la concessione demaniale al circolo nautico La Lampara. La proroga arriva attraverso una determina dirigenziale la N° 123 registrata il 5 marzo scorso. Nelle casse del comune circa 2500 euro all'anno, poco più di sei euro al giorno.
Nicola D’Alessandro dirigente dell’Area Funzionale 4 : Sviluppo, Pianificazione del territorio e Paesaggio - Ambiente - Servizi Ecologici – Demanio, rinnova su imput dell’amministrazione comunale, la concessione in scadenza. Sono gli effetti della Legge Regionale n. 17/2015 con cui la Regione ha disposto all’art. 6 il conferimento ai Comuni di tutte le funzioni amministrative in materia di Demanio Marittimo. La proroga della concessione è fino al 2033. I gestori dell’esclusivo Yachting club dovranno versare all’erario un canone demaniale marittimo annuale irrisorio pari a 2500 euro, la somma totale dovuta a titolo di canone demaniale marittimo riferita al periodo 01/01/2021 – 31.12.2033 è pari a circa ad € 32.500,00. “Alla Regione Puglia è altresì dovuta l’imposta regionale aggiuntiva sulle concessioni demaniali, determinata ai sensi dell’art. 18 della Legge regionale n. 17/2015, pari al 10 % del canone dovuto, salvo conguaglio, da versarsi per la quota del 25 % alla Regione Puglia, presso il Banca Intesa San Paolo, intestato a Conto Tesoreria Unica Regione Puglia - e per il restante 75 % al Comune di Nardò, a titolo di quota comunale”. Quanto farebbe in soldoni? Si tratta di meno di 2500 euro, poco meno di 7 euro al giorno per la precisione, per poter usufruire per il prossimo decennio di un tratto di costa di ineguagliabile bellezza ad un prezzo neppure da saldo. Analogo trattamento con proroga annessa è stato riservato ad uno stabilimento balneare che non ha ancora visto la luce, concessione di 981 metri quadri della pregevolissima fascia costiera nei pressi della rotonda, praticamente allo stesso prezzo. La concessione demaniale marittima n. 1/2016 rilasciata dal Comune di Nardò il 25.02.2016 si intende prorogata alle medesime condizioni fino al 31 dicembre del 2033. L’affare da urlo lo fa il privato o il comune rappresentato dal populista “a giorni alterni” Pippi Mellone?