NARDO' - Giunti ormai nel pieno della stagione estiva, siamo costretti a rilevare che S. Isidoro, nonostante promesse elettorali e dichiarazioni di rappresentanti dell’attuale amministrazione comunale, viene tuttora trattata come la cenerentola fra le marine di Nardò.
Una riprova evidente di questa trascuratezza è costituita dal contenuto di una recentissima delibera, con la quale la giunta comunale di Nardò, dietro compenso di 26 mila euro da corrispondere alla ditta incaricata, ha concesso l’espletamento del servizio di trasporto destinato a cittadini e turisti che vogliano recarsi nelle marine di S. Caterina e S. Maria. Al di là del fatto che questa gentile concessione costituisce un costoso doppione del servizio simile che viene già svolto – senza oneri per il comune – dal consorzio “Salento in bus” (rappresentato a Nardò da un’altra nota azienda locale), disturba l’ennesima grave disattenzione riservata dal comune di Nardò nei confronti della bella marina di S. Isidoro, i cui abitanti e frequentatori pare vengano considerati cittadini di serie B.
A questa disattenzione del comune si aggiunge, per responsabilità principale dell’ASL (in barba alle continue sollecitazioni del Ministro della Salute in favore della medicina di prossimità), l’insufficiente operatività da parte del Punto di primo intervento funzionante a S. Isidoro durante l’estate, ridotta dalle dodici ore degli anni scorsi alle sole sei ore (dalle 10 alle 16) previste per quest’anno. Tale insufficienza poi è resa ancora più grave dall’assenza di una ambulanza che possa, come negli anni passati, trasportare prontamente chi ne abbia bisogno agli ospedali più vicini. Al Consigliere Casili, vice Presidente del Consiglio regionale, chiediamo di adoperarsi ancora una volta affinché queste carenze vengano colmate. D’altro canto, anche su questa questione molto seria riteniamo di muovere una censura nei confronti degli amministratori locali neritini, i quali dovrebbero intervenire adeguatamente sulle autorità sanitarie per il miglioramento dei servizi medici alla popolazione.
Cosimo Caputo, Coordinamento Associazione Nardò Progressista