La campagna elettorale per le elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre prende le mosse oggi con il comizio del candidato sindaco Carlo Falangone che in piazza Battisti, di fronte a Palazzo Personè, farà il suo intervento dinanzi alla comunità. E presenterà i componenti delle cinque liste della sua coalizione ed il programma di governo.
Poi nei prossimi giorni sono attesi i big: nell’ordine il ministro degli esteri, sempre a sostegno di Falangone, Luigi Di Maio, atteso lunedì prossimo a Nardò. E qualche giorno dopo, anche l’ex premier Giuseppe Conte. Conte è avvocato, giurista e attualmente presidente del movimento cinque stelle.
Il PD inoltre, sempre a supporto di Falangone, a Nardò porterà Gianni Cuperlo insieme al consigliere regionale Donato Metallo. Nardò è nell’occhio del ciclone per l’appoggio, per nulla malcelato, da parte del governatore Emiliano al sindaco di Casapound Pippi Mellone."Chiameranno anche Biden e la Merkel?" Ha chiesto il sindaco con la solita spocchia. "Faccio così tanta paura? Per me può venire chi vuole".
Un sostegno plateale che sicuramente ha destato scandalo e sconcerto anche tra i suoi alleati di governo. L’accordo tra PD e penta stellati che ha portato al governo regionale i cinque stelle e alla vice presidenza della regione Cristian Casili scricchiola dinanzi all’endorsement di Emiliano che appare decisamente confuso.
Il comune di Nardò rappresenta un laboratorio, un accordo tra i democratici ed i pentastellati di cui si valuterà, subito dopo il momento elettorale, l’impatto e la tenuta. Mellone verrà appoggiato dalla Lega di Salvini-Marti, da pezzi di ex democratici, qualche socialista e dal movimento di destra Andare Oltre, nel singolare mix anche la destra estrema rappresentata da Casapound.
Il centro destra a Nardò è spaccato. Forza Italia ha preso le debite distanze dal sindaco di Casapound e si è schierata con Mino Frasca che presenta quattro liste, ed anche Fitto pare lontano dalle posizioni qualunquistiche di Mellone.
Oltre a Frasca corre per la poltrona di sindaco anche l’avvocato Stefania Ronzino che presenta una sola lista e rappresenta con Nardò Bene Comune la sinistra più intransigente.Nella scorsa tornata Mellone che cerca la conferma vinse al ballottaggio per una manciata di voti. Il sindaco uscente Marcello Risi aveva dopo il primo turno circa tremila voti di vantaggio.