La pubblicità è l'anima del commercio è una vecchia massima che cela una intrinseca mascalzonata. Perchè può accadere che un prodotto scadente venga imposto con un impressionante battage pubblicitario da chi è in possesso di mezzi atti a promuoverlo.
Mezzi economici ma anche disinvolta tendenza a spacciare cose non vere; basta arruolare qualche testimonial pronto a giurare che il prodotto in promozione è superlativo, che raggiunge vette di qualità mai toccate da nient'altro. Magari ha, per esperienza diretta, piena coscienza che il prodotto è pessimo.
Ma per questo basta la teoria del dr. Goebbels “Ripetete una menzogna mille volte e mille volte ancora e tutti penseranno che sia la verità”
Anche la guerra potrà essere utile e sarà piegata alla grandeur perseguita da qualcuno.
Ecco che quasi prima che il primo colpo di cannone venga sparato, “spara” la propaganda del sindaco di Nardò che il suo personale mago della propaganda manovra con disinvoltura.
Ecco pronti ben 16 posti letto 16 a disposizione dei profughi ucraini (meno di una goccia in tutti gli oceani), titoloni sui giornali, foto celebrativa e sviolinata propagandistica. Cinica dimostrazione di pelosa solidarietà improvvisata su due piedi per non essere battuto in velocità da qualche altro politicante di estrema periferia del suo stesso stampo.
Perchè non attrezzare alle temperie invernali il famoso campo per i “fratelli migranti”? Con una capienza ben maggiore dei 16 posti letto sbandierati a tutta velocità. In fondo basta rimontare il tutto, acquistare condizionatori a pompa di calore (come quelli montati e regalati al capannone industriale usato per il primo centro vaccinale). A spese magari del Ministero o della Regione, Oppure del Comune?!
Dubbio legittimo stante la poca chiarezza sui costi di quel villaggio. Non si è capito mai se i costi di montaggio e smontaggio nonché di stoccaggio invernale sono sostenuti dalla regione o dal comune. E neanche si è capito a quanto ammontino, in euro, tali spese.
Ora, incidentalmente con questa notizia, si scopre anche che l'amministrazione Mellone ha affidato la gestione della Masseria Boncuri ad un'organizzazione scoutistica “scissionista” rispetto a quella classica esistente ed operante, attivamente, da svariati decenni a Nardò. Con una incidenza sul territorio sconosciuta e con numero di adesioni misterioso.
Sempre senza nessuna evidenza pubblica e senza neanche il normale coinvolgimento dell'opinione pubblica.
Altri i tempi in cui Mellone, oppositore e presidente della Commissione consiliare di Controllo e Garanzia, tuonava tre volte al giorno, prima e dopo i pasti, contro l'assenza di trasparenza dell'amministrazione Risi.
Parafrasando la nota canzone -Come si cambia per non “offrire”- per non offrire le informazioni a quei pochi che in città ragionano con la loro testa e non si lasciano fuorviare dalla propaganda.
Propaganda meschina che specula anche sulla tragedia di una guerra, per accaparrare consenso si camuffa anche il sito facebook di una sua lista elettorale in centro di raccolta aiuti a guida della fidatissima propria eminenza grigia.
Non c'è pudore per chi si sente autocrate di Nardò.
Werther Messapo