Idroscalo per idrovolanti fantasma, il consigliere dem Daniele Piccione interroga Mellone e chiede di far luce sui costi

Un’interrogazione in merito allo scalo delle polemiche, quello riguardante l’idrovolante fantasma, il simbolo per eccellenza del velleitarismo melloniano. La passerella dell’idroscalo, costato fior di quattrini, e di fatto mai attivato se non come chiosco per mere informazioni turistiche, è stata spazzata via da una blanda mareggiata.

Il consigliere Daniele Piccione ha inviato una interrogazione per nome e per conto del gruppo consiliare del Partito Democratico. “Premesso che il comune di Nardò ha beneficiato di un finanziamento comunitario finanziato all’85% dal fondo europeo di sviluppo regionale FESR nel quadro dell’omonimo Obiettivo di Cooperazione Territoriale Europea — di cui al Regolamento (EU) n. 1299/2013 del 17/12/2013 e prevede una quota di co-finanziamento nazionale del 15%; che il Programma ha l’obiettivo di sostenere a livello strategico la cooperazione transfrontaliera tra la Grecia e 1’Italia, al fine di favorire e migliorare la qualità della vita di coloro che vivono nella regione transfrontaliera”. “Il comune - continua Piccione - ha individuato come ubicazione del progetto una zona all’interno di un complesso urbano densamente abitato. (S. Maria al Bagno) e nell’area interclusa dal “Giardino della Memoria”, curata da un comitato civico locale a “Memoria” di quello che fu il periodo di accoglienza per la popolazione ebrea liberata dai campi di sterminio ed in viaggio verso il nascente stato di Israele, in transito dal 1943. Grazie alla solidarietà di tanti nostri concittadini delle passate generazioni, nel solco della tolleranza religiosa e culturale, la città di Nardò è stata insignita della Medaglia d’Oro al Merito Civile da parte del Presidente della Repubblica Carlo A. Ciampi, in occasione della Giornata della Memoria del 27 gennaio 2005; lo stesso progetto e stato oggetto di ricorsi giurisprudenziali, fino al Presidente del Repubblica”. Nell’interrogazione Piccione rileva le storture di un progetto la cui attivazione “comporta la non balneazione per circa 1000 metri di costa”. Naturalmente degli idrovolanti nemmeno l'ombra. Il consigliere Dem chiede conto dei costi “considerato che il comune di Nardò per il progetto ha impegnato personale, ha speso risorse dell’amministrazione comunale, producendo un numero quanto mai significativo di atti, comitati, commissioni, quantificate a tutt’oggi a n. 9 delibere di giunta dal 14/11/2016, e n. 45 Determinazioni Dirigenziali dal 13/08/2019 a tutt’oggi; una “blanda” mareggiata di questi giorni ha messo fuori uso la passerella che conduce i passeggeri, qualora siano presenti, verso la banchina dell’idrovolante”. Nell’interrogazione a risposta scritta Piccione interroga infine il sindaco al fine di sapere quali e quante siano state le spese sostenute per la costruzione dell’idroscalo nonchè le prospettive programmatiche che l'amministrazione ha in futuro di realizzare.

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