"Pensava forse che non ci saremmo accorti, perché in campagna elettorale. Noi come i neritini siamo sempre vigili ed attenti alle nefandezze compiute dal Sindaco più incoerente e camaleontico che la storia di questa Città ricordi. E sempre pronti a denunciare pubblicamente quest’ultime". I consiglieri comunali di opposizione Carlo Falangone, Giancarlo Marinaci, Roberto My, Daniele Piccione e Lorenzo Siciliano evidenziano una situazione che pare aver oltrepassato ogni limite.
STAFF PORTATO A 5 COMPONENTI - "Ecco - dicono dall'Opposizione - il regalino alla cittadinanza targato Pippi Mellone. Un decreto a sua firma per ampliare il suo staff da quattro a cinque componenti. Non bastavano un addetto stampa, una vigilessa che si occupasse della sua segreteria, un portavoce dalla dubbia utilità che in questi mesi è balzato agli onori della cronaca per figuracce epocali connotate da arroganza e presunzione, un addetto stampa ed un addetto ai bandi comunitari.
ECCO IL CAPO DI GABINETTO - Ora è il turno del “capo di gabinetto”. La quinta figura a disposizione del Sindaco pro tempore che prometteva taglio dei costi ed azzeramento dei privilegi e che oggi si è circondato da una schiera di “collaboratori”. E sarebbero stati sei, gli uomini del costosissimo staff, se l’opposizione non avesse prontamente assunto una netta posizione nei confronti della nomina di tal Angelo Calabretti (settantenne galatinese, già a processo per turbativa d’asta nell’ambito di un’inchiesta dell’antimafia)".
I COSTI A CARICO DELLA COMUNITA' - I consiglieri dello schieramento d'opposizione ritengono che adesso "Lieviteranno, dunque, anche i costi a carico dei cittadini di Nardò. Già alle stelle, considerati i 200.000 euro in cinque anni sul groppone dei contribuenti per pagare uno staff che ieri rappresentava un esempio di spreco di denaro pubblico, mentre oggi pare essere indispensabile e necessitato di un costante ampliamento".