Il sindaco pro-tempore di Nardò ha scarsa considerazione delle esigenze dei cittadini del suo comune; pensa a perseguire i disegni partoriti dal contenuto della sua scatola cranica sotto la testa inutilmente lucida.
Rondò e girotonde stradali, dossi mascherati da passaggi pedonali rialzati, demolizioni di manufatti ancora perfettamente in servizio e distruzione di quelli passibili di risanamento, piste ciclabili e marciapiedi che spaccia per lungomare. Improvvisamente in ribasso l'asfalto, suo primo e smodato amore; negli ultimi periodi si è orientato a “ripizzare” le strade senza più degnarle di rifacimento integrale. E ce ne sono che avrebbero necessità come ad esempio via Orlando, via Umbria, via Bernini, via Liguria. Ma oggi vanno di moda le “pezze” pacthwork proprio come ai tempi dei suoi precedessori.
Intanto dalla lampada di Aladino della sua testa, sempre inutilmente lucida, tira fuori la genialata di costruire la sede del commissariato della Polizia di Stato sul terreno dove ha demolito il Gerontocomio. Aveva previsto di costruire lì 19 appartamentini per anziani, autosufficienti aveva detto, chissà ...seguendo quale logica contorta; ora dietrofont, contrordine compagni, il capo vuole costruire la casa della Polizia e che gli anziani vadano a farsi benedire tanto li rimane poco da vivere e comunque non vanno a votare pieni di acciacchi come sono.
Ma non sarebbe stato più logico ricostruire l'ex Scuola Agraria per il Commissariato invece di cederlo alla Guardia di Finanza (copiando integralmente il suo predecessore Marcello Risi) che non sembra avere alcuna intenzione di utilizzare l'edificio a più di un anno dall'affidamento comunale? Insomma agli anziani niente di niente, niente RSA, niente appartamentini dedicati; ma che pretendono? Non basta qualche mazzo di fiori, insieme al sorriso della vicesindaca, a quelli che continuano a vivere dopo i cento anni?
Ma neanche i giovanissimi stanno a cuore al Mellone che sta contando, nascosto dietro alla “Capasa” col piccone in mano, i giorni che mancano alla fine del calendario scolastico per demolire il glorioso Primo Nucleo. Intanto, quando cede ai suoi fidi scherani l'appostamento contro il I° Nucleo, manipola la struttura del dimensionamento scolastico e pretende a metà anno scolastico una rivoluzione in termini di distribuzione degli istituti, fregandosene altamente della continuità scolastica a lui forse totalmente sconosciuta come concetto. Altrettanto alto è il suo menefreghismo nei confronti dei genitori degli studenti della scuola primaria e della media inferiore, ma che rompiscatole sti genitori, che se ne stiano a casa come da esperienze personali pregresse; e quei sciacquini dell'opposizione che prendano esempio dalla maggioranza: zitti e muti devono stare e non disturbare il manovratore che sono io che sono il capo.
E poverino ha tanto da fare a gestire appalti e incarichi e deve pure interfacciarsi con altri comuni per gestire concorsi incrociati e miracolose paracadutate nei ruoli regionali; destinazioni per consiglieri comunali, parenti e affini. Magari preparazioni e sessioni di studio per far vincere concorsi pubblici a qualche membro/a del consiglio dimissionario/a per prepararsi bene a diventare dipendente dell'ente che amministrava (si fa per dire). E anche questo lo abbiamo già visto verificarsi alle epoche delle sindacature Vaglio e/o Dell'Anna. Diamine, però, neanche un poco di originalità!