Si è chiusa stamattina con una conferenza stampa finale, dedicata alle domande dei giornalisti e al resoconto dei cinque anni appena trascorsi, l’attività di comunicazione istituzionale del sindaco Carlo Salvemini.
Nel corso dell’incontro è stato presentato il sito www.leccecittaditutti.it che traduce nel linguaggio della comunicazione istituzionale i contenuti della relazione di fine mandato, certificata dall’organo di revisione e firmata dal sindaco nei giorni scorsi. Il sito è stato redatto dall’ufficio comunicazione istituzionale del Comune, in collaborazione con i settori, in particolare il servizio autonomo di Segreteria generale, e il grafico Marco Spinelli.
L’organizzazione dei contenuti del sito è ispirata alle linee programmatiche di mandato approvate dal Consiglio comunale nel 2019: dieci aree strategiche che hanno guidato l’attività politico-amministrativa dell’Ente in questi cinque anni portando al raggiungimento degli obiettivi proposti alla cittadinanza nel programma elettorale del sindaco. Nel colophon sono richiamati gli organi politici e quelli di gestione dell’Ente che hanno contributo ai risultati conseguiti dall’amministrazione comunale: il sindaco e la giunta, il Consiglio comunale nella sua interezza, i settori dell’amministrazione.
«La città di tutti era il titolo del nostro programma nel 2019, scelto dagli elettori – ha dichiarato il sindaco Carlo Salvemini – A quello ci siamo attenuti, guardando avanti, gettando sempre il cuore oltre gli ostacoli che pure in questi cinque anni non sono mancati. Con questi risultati, che riverberano nel futuro della città i loro effetti positivi – in termini di investimenti, strategie, risorse ottenute – tutti possono confrontarsi. Io ne sono orgoglioso. E sono grato alla mia giunta, al Consiglio comunale, alla struttura amministrativa del Comune, alle persone che hanno lavorato al mio fianco ogni giorno, a tutti coloro che hanno voluto esserci e partecipare. Ciò che abbiamo fatto, lo abbiamo fatto per Lecce, la città che amiamo e che vogliamo cresca sempre di più in vivibilità, servizi, qualità della vita.».
