L’esecutivo di Palazzo Carafa ha approvato il progetto per realizzare una pista ciclabile per connettere Lecce a San Cesario. Il progetto, benché apprezzabile ma certamente non incisivo da un punto di vista della valorizzazione strategica della città di Lecce, è indicativo della disattenzione nei confronti della vocazione turistica di Lecce.
Ci si chiede infatti, come mai non sia stata ripristinata e/o migliorata invece la ciclovia per connettere Lecce a San Cataldo. Rendendo più fruibile e eco-accessibile ai turisti, visitatori e stessi leccesi una delle marine più popolate/frequentate di Lecce?
Quella della ciclovia del mare è ormai diventata una sorta di leggenda metropolitana che stride fortemente con la vocazione turistica di una Città naturalmente collegata al mare sin dai tempi più antichi. Era quella dedicata a San Martino di Tours la quarta porta di Lecce e si stagliava tra le attuali via XXV Luglio e Matteotti, ad un tiro di schioppo dalla Prefettura. Porta san Martino era la più a est, quella che guardava ad Oriente e collegava la Firenze del sud a San Cataldo.
Ad oggi la ciclovia del mare corre veloce lungo la Lecce-San Cataldo ma è un percorso a ostacoli, letteralmente impraticabile, tra rifiuti di ogni genere ed erbacce infestanti. Eppure il percorso, pianeggiante e adatto a tutti, potrebbe essere finalmente ripristinato e potenziato e reso finalmente capace di regalare degli scenari naturalistici mediterranei.
Per gli amanti delle tranquille pedalate con vista sul mare, la ciclovia potrebbe rappresentare la destinazione ideale: un percorso pianeggiante ed un itinerario suggestivo con una meta finale, San Cataldo, che potrebbe essere rivalutata divenendo un'opportunità.
L’imperatore Adriano nel II° secolo D.C. vi costruì il primo approdo, un Porto di cui ancora oggi è possibile scorgerne i resti. Il percorso si snoda in seno ad un paesaggio per certi versi unico e reso prezioso dalla presenza, nelle immediate vicinanze, dell’Oasi WWF delle Cesine, un ambiente umido tra i più rilevanti dell’Italia meridionale. Uno straordinario esempio di paesaggio naturalistico frutto di un rispettoso rapporto tra uomo e natura.
Per la coordinatrice di Forza Italia, Alessia Ferreri, è corretto scommettere sul turismo sostenibile, e su di un percorso rispettoso dell’ambiente ma alla luce di una visione strategica non certo per fare inutile propaganda. Ripristinare e/o modificare, ampliare la ciclovia per San Cataldo avrebbe sicuramente dei costi più contenuti.
Potrebbe essere un progetto prezioso, volto a promuovere le bellezze di un territorio straordinario partendo dalla consapevolezza della nostra storia e dalla valorizzazione della nostra identità. Oggi più che mai la nostra Lecce necessita di sinergie e azioni comuni di valorizzazione per arricchire l’offerta turistica ed offrire nel contempo alla comunità un presente e un futuro migliore.