I dolori del giovane Werther: "Una retata all'uscita di scuola per verificare la regolarità degli scooter usati dagli studenti sul modello di alcuni regimi autoritari del Sud America"

Una retata all'uscita di scuola sul modello di alcuni regimi autoritari del Sud America si è verificata a Nardò per controllare la regolarità e la rispondenza ai dettami dell'omologazione degli scooter usati dagli studenti.

Ne è risultata la quasi totale violazione dei limiti di velocità e di rumorosità dei mezzi controllati rispetto alle norme imposte ai costruttori. Ma è un metodo sensato di operare?

Dopo una intera stagione estiva dominata da lancinanti rumori, soprattutto notturni, senza alcun controllo, anche delle velocità, improvvisamente l'amministrazione Mellone gonfia il petto, tira dentro la pancia, mostra i bicipiti e fa la faccia feroce per dare l'opportunità all'assessore al ramo Greco di uscire dal letargo, che dura fin da quando era elemento dello staff del sindaco, per pubblicare un comunicato-proclama che sostanzialmente non contiene nulla.

Forti con i deboli e deboli con i forti non effettuano nessun controllo sulle strade e nei quartieri della città dove scorrazzano tanti centauri che spesso non sono studenti e che quindi non si possono intercettare all'uscita dalle lezioni; solitamente i possessori delle moto di grossa cilindrata possono frequentare le università, e a Nardò non risultano esserci aule universitarie, o hanno età ben superiori a quelle dell'adolescenza. Mentre molti possessori di ciclomotori sono giovani che hanno chiuso la loro esperienza scolastica con la conclusione dell'obbligo scolastico e quindi non sono reperibili nelle vicinanze degli istituti di istruzione superiori.

Allora questa operazione-blitz di facciata risulta discriminatoria e anche in buona parte di scarsa efficacia perchè trascura una cospicua fetta di utilizzatori dei mezzi a due ruote. Dove sono i controlli stradali improvvisi con personale appiedato e supportato da operatori automontati che si possono lanciare all'inseguimento di chi viola le regole della circolazione e la quiete pubblica dopo le 23 e prima delle 8 mattutine? E le motociclette, non i ciclomotori, di cui era dotata la Polizia Locale sono state rottamate? Sono anni che non si vedono in giro. Oppure c'è carenza di conduttori? Ma la capacità di condurre motociclette di 350 – 500 centimetri cubici di cilindrata non era requisito fondamentale per superare il concorso di assunzione nella Polizia Locale?

Non sono sufficienti operazioni di facciata puramente propagandistiche a contrastare l'anarchia che regna nella circolazione stradale di Nardò, frazioni comprese. Ci vogliono controlli continui ed improvvisi lungo tutte le strade e tattiche di intervento studiate per un approccio mirato ad interdire i comportamenti irregolari ed anche, ma non ultimo negli obiettivi da prefiggersi, il contrasto a quei gruppi di motociclette di grossa cilindrata che, preceduti da staffette anti polizia, invadono le litoranee con rumorosità insopportabili. Se non si è in grado di gestire queste tematiche è meglio che i responsabili si ritirino. Definitivamente.

Werther Messapo

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