Fanno discutere le luminarie scelte dall'amministrazione comunale di Nardò per abbellire alcune vie della cittadina. Con due affidamenti diretti sono stati spesi 70 mila euro di soldi pubblici. Con quali risultati? L'ex assessore Maurizio Leuzzi fa riferimento al 5 dicembre del 2015 e alla la rassegna “Natale nel Borgo”.
"Iniziava con il concerto di Noa (ambasciatrice della pace nel mondo) in una Cattedrale gremita da oltre 1.200 persone venute da ogni dove. E proprio ieri ho appreso che l’addobbo per questo Natale è costato a noi cittadini 70.000€.... il tutto in un centro storico deserto, e ormai abbandonato da questa amm.ne. Insomma con quel “ pur di far lavorare una ditta di Nardo’”, (questa la giustificazione del sindaco con cui ha preso in giro persino i suoi elettori), hanno trovato il modo per elargire altri 70.000 € agli amici degli amici, per un addobbo che non c’entra nulla col Natale. Qui il problema non è più se le iniziative di questo sindaco piacciono o no! Il problema è che le risorse comunali vengono sistematicamente utilizzate da questi amministratori, oggi con la scusa del Natale, in estate con la scusa della stagione turistica, per la loro campagna elettorale, destinando centinaia di migliaia di euro per concertini, iniziative o servizi vari, ai loro futuri elettori. Un continuo sperpero del nostro denaro per assicurarsi la rielezione. Quando ce ne renderemo conto?"
Anche Lorenzo Siciliano, consigliere comunale del PD rimarca che siano "Tanti i soldi che la peggiore amministrazione di sempre ha speso per le luminare natalizie nella nostra Città. Si dice che sul "gusto" ognuno ha la propria idea, ma questo concetto funziona nelle nostre case e con le nostre tasche. Non con i luoghi pubblici di una Città e con i soldi dei cittadini, che meriterebbero semplicemente maggiore cura, attenzione, programmazione e capacità di saper scorgere la bellezza in una Città condannata al cattivo gusto e allo sperpero di denaro da parte di soggetti assetati di poltrone e potere".
"Sono sempre di più le Città e i piccoli borghi che programmano il Natale con largo anticipo, facendo rete con le associazioni, i commercianti, gli artigiani. Creando decorazioni a chilometro zero, coinvolgendo i residenti negli addobbi delle strade, puntando tutto sul senso di comunità, di bene per il proprio paese, di cura dei propri luoghi".
"Qui, invece, si impegnano cifre mostruose per generare mostri, per addobbare e realizzare eventi sulle "strade amiche" e relegare al buio quelle elettoralmente meno appetibili. Anche a Natale ci ricordano chi sono: scialacquatori di denaro (dei neretini) col gusto dell’orrido!"