Un post al vetriolo del sindaco su Facebook provoca la reazione dello schieramento d'opposizione. La vicenda prende le mosse dall'attività della Polizia Municipale che avrebbe elevato alcune contravvenzioni ad alcune attività commerciali, una di questa è di proprietà della madre di un esponente della giunta.
“Parassiti, ignoti sovversivi, teppa di ex mantenuti, azzeccagarbugli falliti e imbrattacarte da quattro soldi.” Sono questi alcuni dei termini utilizzati dal "primo" cittadino in un post pubblicato sul suo profilo Facebook. L’opposizione al gran completo fa sapere che “L'immondizia che ci ha lanciato addosso non ci sorprende. Rientra nel suo stile, nel suo modo di affrontare gli avversari, nell'idea che ha della nostra comunità. Le sue frasi offensive, cariche di odio, ricche di falsità, traboccanti di insicurezza rappresentano pienamente tutta la cattiveria, la rabbia ed il senso di accanimento che nutre nei confronti di chi non osa rendergli omaggio in ogni sua singola decisione”.
Nel comunicato i consiglieri Carlo Falangone, Giancarlo Marinaci, Roberto My, Daniele Piccione e Lorenzo Siciliano riferiscono come il sindaco abbia “Attaccato nuovamente dei giornalisti, due portali d'informazione ed un giornale, rei di non essere inclini a pubblicare i copia incolla provenienti dalle stanze di palazzo che Mellone ed i suoi collaboratori, pagati dai neritini, occupano provvisoriamente”.
Dall’opposizione evidenziano che “Non è la prima volta, dunque non c'è da meravigliarsi. Le dosi di rabbia e rancore sono ormai un tratto distintivo di questo personaggio assetato di potere, imbevuto di onnipotenza e che va su tutte le furie quando non viene osannato. Puerili e stucchevoli, poi, per chi dovrebbe esercitare il ruolo di garante dei dipendenti comunali, le frecciate lanciate da Mellone nei confronti di alcuni vigili urbani accusati di solerzia ad intermittenza. Ma crediamo sia giusto raccontarvi perché, a nostro giudizio, il Sindaco pro tempore ha esternato tutto questo livore nei nostri confronti, non concentrandoci sulle sue patetiche e goffe offese che si commentano da sé e non ci hanno mai provocato neppure un graffio”.
“Nella giornata di Domenica, La Gazzetta del Mezzogiorno ha pubblicato un articolo riguardante alcune contravvenzioni elevate dai Vigili Urbani nei confronti del bar situato all'interno della sede comunale di via XX Settembre e di un'altra attività commerciale di proprietà della madre dell'Assessore alla polizia municipale. Nulla di eccezionale, se si pensa che gli agenti di polizia locale svolgono il loro ruolo con imparzialità e rispetto delle norme. Ma questo, delle volte, a qualcuno pare risulti un boccone amaro”. “In relazione a quell'articolo abbiamo ritenuto opportuno produrre un'interrogazione consiliare per chiedere innanzitutto se ciò che è stato pubblicato dalla Gazzetta del Mezzogiorno risponde al vero e se, eventualmente, sono state avanzate delle opposizioni alle contestazioni avanzate dai vigili urbani e dunque se le contravvenzioni siano state regolarmente pagate o vi siano ricorsi pendenti. Ciò perché noi siamo dell'avviso che questa Città non debba essere composta da figli e figliastri. E a noi spetta vigilare e garantire che sia riservato nei confronti di tutti pari trattamento. Anche a costo che questa nostra posizione debba comportare le ire di qualche piccola schiera di potere allergica alla trasparenza”.