Nardò, al Poliambulatorio dal 1 maggio disattivato il punto di primo soccorso

Il Sanbiasi a Nardò perde pezzi. Il nosocomio neritino già declassato da Ospedale a Presidio Territoriale di Assistenza dal 1 Maggio perde il punto di primo intervento del presidio territoriale di assistenza di Nardò. Quello che un tempo era il pronto soccorso. Che chiude i battenti. In un comunicato denunciano l'ennesima pagina nera della sanità locale i consiglieri d'opposizione a palazzo Personè. 

 

Carlo Falangone, Giancarlo Marinaci, Roberto My, Daniele Piccione e Lorenzo Siciliano evidenziano che tutto ciò "Avviene sotto la folle gestione delle politiche sanitarie regionali di cui è alla guida il Presidente Emiliano. Lo stesso Emiliano che Mellone ringraziava pubblicamente attraverso manifesti larghi sei metri ed alti tre adducendo come motivazione quella del ritorno, per Nardò,al centro delle politiche sanitarie".

"Dopo l’ufficio di acquedotto pugliese, quello del giudice di pace, il progetto per la tenenza della guardia di finanzia, la scuola elementare di Boncore, nell’arco di 22 mesi di Amministrazione di Mellone e i suoi, la Città si impoverisce e perde l’ennesimo servizio offerto ai cittadini". Secondo l'opposizione l'amministrazione cittadina "Però, vivendo su Marte, vedono tutte rose e fiori e vi diranno che la colpa è di Re Luigi quattordicesimo".

Insomma la conversione dell'ospedale Sambiasi in poliambulatorio a cui i cittadini dovrebbero rivolgersi per "Chiedere e ottenere risposte alla gran parte delle domande di salute e di prestazioni sanitarie più comuni, che troppo spesso gravane sulle strutture ospedaliere" continua a mostrare le sue falle. Eppure il costo della riconversione è salato, alla Asl è costato quattro milioni e mezzo di euro per la precisione  (di cui 800mila euro riguardano opere di adeguamento sismico, 100mila per gli interventi di messa a norma del sistema antincendio, 600mila per l’adeguamento di impianti e opere edili e 1,1 milioni per l’adeguamento energetico, strutturale e accreditamento della struttura. 800mila, infine, per una corposa dotazione tecnologica).
  
L'efficienza e l'efficacia promessa a vantaggio delle comunità locali pare non mantenere le promesse. Perdere il punto di primo soccorso pare un altro scappellotto ad una comunità che rappresenta il centro più grande della Provincia dopo il capoluogo. E che nella stagione estiva anche grazie ai consistenti flussi turistici che si riversano nelle tre marine non pare averci guadagnayo nel "sontuoso" programma di riconversione dell'ex ospedaleUna struttura ristrutturata di recente diventa una cattedrale nel deserto. E c'è addirittura chi vede di buon occhio la realizzazione di un nuovo ospedale nel sud Salento. 

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