In Conferenza stampa il bilancio della Stagione teatrale del Comune di Lecce, organizzata in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese. Solo i 7 spettacoli tenuti all'Apollo hanno fatto registrare 3361 spettatori, con tre sold out (Per te di Finzi Pasca, Pueblo di Ascanio Celestini e Notes and words di Letizia Onorati).
A cui si aggiunge il sold out al Paisiello per le tre repliche del Misantropo. Numeri che consentono di affermare che uno dei risultati più significativi della stagione sia l'aver restituito vita e vivacità al più importante teatro cittadino.
Poi dietro ai numeri, infatti, ci sono le persone, il pubblico, o meglio, i pubblici che sono stati coinvolti. Fin dalla progettazione della Stagione, infatti, l'assessorato alla Cultura del Comune si è posto l'obiettivo di portare a teatro persone nuove, cercando il coinvolgimento, accanto al consueto pubblico, di quelle categorie e classi di età che statisticamente sono meno portate a fruire di spettacoli e più in generale ad accedere ai consumi culturali. Un obiettivo raggiunto, importante quanto il dato numerico complessivo: i 14 spettacoli della stagione teatrale che da dicembre ad aprile hanno portato sui palchi del Teatro Apollo e del Teatro Paisiello alcune tra le più interessanti produzioni teatrali della scena nazionale e internazionale, hanno registrato la partecipazione di 5408 cittadini, coinvolti e affascinati dal tema attorno al quale l'assessorato alla Cultura del Comune di Lecce ha costruito il cartellone: l'ironia.
Per il primo cittadino di Lecce, Carlo Salvemini: “Se dovessimo spostare le lancette dell’orologio indietro di un anno troveremmo una situazione completamente diversa da quella di oggi: il teatro Apollo era privo di un piano di gestione e di un’idea d’uso, e privo anche di una serie di obbligatorie certificazioni, atti, agibilità. Ci siamo adoperati per mettere a valore questa ricchezza, e i dati della stagione teatrale appena conclusa sono qui a raccontare cosa è accaduto. Alle cifre tradizionalmente si utilizzano nel settore della cultura e dello spettacolo se ne aggiungono per noi altre non meno importanti: l'essere riusciti a portare in teatro 996 under 35 che hanno usufruito dei biglietti ridotti; l'aver consentito - attraverso l'iniziativa del biglietto sospeso - a decine di cittadini di fruire di uno spettacolo a cui diversamente non avrebbero potuto accedere: persone in stato di bisogno, migranti, ragazzi; garantito a coppie con figli tra i 3 e 12 anni di poter venire in teatro senza obbligo di pagare una baby sitter grazie all'esperienza "Vengo anche io" curata da Fermenti Lattici che ha organizzato laboratori e percorsi sulle stesso tema dello spettacolo dentro l'Apollo. Sono risultati che definiscono la nostra idea di "cittadinanza culturale": sensibilizzare coinvolgere includere al linguaggio del teatro, dell'arte, della musica, della lettura cittadini solitamente e diversamente esclusi per renderli protagonisti dello spazio pubblico e della partecipazione. Oggi si chiude il primo Atto di questo piano di gestione e lavoreremo per scrivere insieme il secondo partendo dall’esperienza che abbiamo acquisito”.
L'obiettivo che il Comune ha voluto raggiungere con la stagione teatrale, garantendo un tema accessibile come l'ironia, sviluppandolo su più linguaggi teatrali, è stato allargare le opportunità di partecipazione alla vita culturale cittadina. Il pubblico leccese ha colto il segnale, partecipando non solo agli spettacoli ma a tutte le manifestazioni collaterali: è stato importante il fatto che la Stagione si sia svolta dentro e fuori i teatri cittadini, con 7 incontri-manifestazioni collaterali organizzati in luoghi della città che sono diventati parte integrante del progetto culturale. Dal Liceo Artistico “Ciardo- Pellegrino”, al Fondo Verri, all'Università del Salento, con lo Studium 2000 e l'Aula Ferrari di Palazzo Codacci Pisanelli, alle Librerie Liberrima e Feltrinelli, ai Cantieri teatrali Koreja. Appuntamenti che hanno fornito spunti di discussione su temi diversi, dalla scuola di Don Lorenzo Milani, alle sonorità anni 60 – 70, al teatro per gli ultimi, alle grandi utopie, sino al tema dell’ironia, asse portante della Stagione 2017_18. E che hanno avuto l'effetto di creare ulteriori reti di relazione tra il Comune, i suoi teatri, e le grandi e piccole istituzioni culturali della città: istituzioni, università, cantieri teatrali, librerie, finalmente in rete per un progetto comune.
Sul fronte delle politiche legate al prezzo dei biglietti, la scelta è stata quella di favorire l'accesso della fascia d'età degli under 35. Giovani cittadini i quali, spesso a causa della precarietà dell'impiego o dello stato di disoccupazione, rischiano di rinunciare ai propri – già bassi – consumi culturali. Una scelta forte che è stata premiata dalla partecipazione crescente di pubblico giovanile agli spettacoli: 996 giovani leccesi hanno esplicitamente optato al botteghino per usufruire della promozione.
Accanto all'investimento diretto su una categoria è stata poi avviata la pratica del biglietto sospeso, che ha coinvolto con donazioni dirette al botteghino o attraverso raccolte fondi nel corso degli eventi collaterali centinaia di leccesi, che hanno donato la possibilità di andare a teatro a decine di persone che non avrebbero potuto permetterselo. I biglietti sospesi sono stati consegnati ad associazioni benefiche, di volontariato e di assistenza ai migranti che hanno provveduto a far partecipare, spettacolo dopo spettacolo, i propri beneficiari.
Da segnalare anche l'esperienza innovativa di Vengo anch’io - promossa dal Comune di Lecce in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese e curata da Fermenti Lattici. Un servizio alle famiglie con bambini tra i 3 e i 12 anni, che ha consentito a mamma e papà di accomodarsi in sala mentre i bambini, negli appositi spazi allestiti nei teatri Apollo e Paisiello, partecipavano a laboratori e percorsi sullo stesso tema dello spettacolo in corso, al fine di creare la possibilità di un confronto sullo spettacolo nel momento in cui la famiglia si ricongiunge per tornare a casa. Un'idea originale e sperimentale che da Lecce è stata già mutuata nelle stagioni teatrali di altre città italiane.
Con la Stagione teatrale 2018 il Comune ha cominciato a tessere tra i propri teatri e le realtà a vario titolo coinvolte nei processi di diffusione della Cultura in città una re te di idee, relazioni, presenze, coinvolgendo luoghi, enti e associazioni culturali che lavorano alla formazione di e con il pubblico. Un percorso che è cominciato e che proseguirà per le prossime stagioni. Ora, infatti, si guarda alla nuova Stagione Teatrale, alla quale si lavora raccogliendo le opinioni degli spettatori che hanno compilato e consegnato un questionario diffuso nel corso degli spettacoli di questa stagione, per definire una fenomenologia del pubblico leccese utile a comprendere gusti, opinioni, preferenze e suggerimenti.
Il Comune di Lecce è già al lavoro sul tema che rappresenterà il filo rosso della prossima stagione: le barriere e il loro superamento. Un tema forte che caratterizzerà la Stagione teatrale nel 30esimo anniversario, 1989-2019, del crollo del Muro di Berlino.
L’assessore alla Cultura del Comune, Antonella Agnoli :”Il Teatro pubblico pugliese ci ha aiutato a metter in piedi una stagione che aveva come fil rouge il tema dell’ironia, che si è rivelato una scelta vincente: l'idea di portare sul palco rappresentazioni che affrontano conflitti familiari, sociali e culturali attraverso questo strumento formidabile dell'intelligenza umana, è una scelta che al nostro pubblico è piaciuta. Sono piaciute molto alla città anche le iniziative collaterali, alcune delle quali sono già state mutuate da altre città, cosa che ci rende molto contenti. Iniziative come il biglietto sospeso, poi, ci hanno aiutato a portare a teatro categorie di cittadini che non avrebbero avuto altro modo di sedersi in platea: migranti, ragazzi da tutti i quartieri periferici, ed è un aspetto su cui vorremmo lavorare molto di più per cercare di abbattere le barriere sia economiche che psicologiche che spesso le persone avvertono all'ingresso dei luoghi della cultura. Vogliamo portare più persone a teatro, andando oltre i soliti già abituati a venirci. Vogliamo assolutamente continuare nella politica del biglietto agevolato per gli under 35, agevolando la loro partecipazione alla cultura. Il percorso tuttavia non è stato solo tra noi e il Teatro Pubblico pugliese, ma abbiamo cercato un confronto continuo con tutti i gruppi che fanno teatro in città con cui abbiamo ragionato anche sui regolamenti dei nostri teatri, e vorremmo continuare coinvolgendoli più direttamente in modo che possano suggerire e contribuire direttamente nella nuova programmazione”.
Carmelo Grassi, Teatro Pubblico Pugliese: “La stagione leccese è stata un esperienza formativa anche per noi perché non ci era quasi mai successo di affrontare le difficoltà che abbiamo affrontato a Lecce: ci siamo inseriti con un nuovo grande teatro, l'Apollo, per il quale dobbiamo ringraziare gli uffici per lo straordinario lavoro fatto per l’agibilità completa, in una offerta che in città era già ricca, conseguendo un risultato assolutamente positivo. Pur essendo, con questa stagione, al primo anno di lavoro possiamo dirci soddisfatti anche del livello dei servizi che abbiamo offerto. I risultati importanti vengono senza dubbio da una volontà politica di investire per portare a teatro nuovi pubblici, come quello degli under 35, una fascia d'età generalmente poco presente a teatro. L'esperienza ci dice che si può senz’altro migliorare ulteriormente. Del resto anche chi viene a Lecce in visita chiede Cultura, e da parte nostra dobbiamo essere in grado di corrispondere a questa richiesta”.