L’attivazione della procedura di confronto sindacale prevista dal contratto e l’immediata sospensione di ogni procedura di mobilità avviata, in attesa dell’avvenuta procedura di confronto richiesta. Lo chiede la UilFpl che ha inviato una Pec al sindaco di Nardò e al segretario generale del comune.
PREGO, ASTENERSI DALLE FERIE - Nella missiva si fa riferimento alla nota avente protocollo n.21971, e datata 22/05/2018, e riguardante la “Mobilità temporanea presso Area Funzionale 4^” . Ma anche all’avviso che lo scorso 16 maggio, veniva affisso pubblicamente presso gli uffici del Comando di Polizia Locale, a firma del Dirigente dell’Area Funzionale 3^, il Tenente Colonnello Cosimo Tarantino, con cui gli impiegati venivano invitati ad astenersi dal richiedere, per il mese di giugno, domande di congedo ordinario, comunicando, al contempo, che la normale turnazione sarebbe potuta variare per effetto delle assenze già previste.
UNA “CRONICA” MANCANZA DI PERSONALE - Nello stesso avviso si precisava che le domande di congedo, sarebbero state oggetto di diniego per ragioni di servizio, che non venivano oggettivamente motivate, ma che, evidentemente, - sottolineano dal sindacato “sono dovute ad una cronica mancanza di personale tale da poter coprire i servizi istituzionali”. Tra agenti in ufficio, ferie e permessi alla fine è già tanto se si riesce a scorgere una pattuglia di vigili urbani. Ma il problema del controllo del territorio è un problema serio. E negli ultimi tempi sono stati diversi gli incidenti stradali, una presenza maggiore della Polizia Municipale potrebbe essere sicuramente un bel deterrente. Oltre ad obbligare gli automobilisti ad un maggior rispetto delle regole del Codice della Strada.
IL NUOVO CONTRATTO OBBLIGA SULLA MOBILITA’ AL CONFRONTO CON I SINDACATI - Dal sindacato evidenziano però che in data 21/05/2018 è stato siglato il rinnovo del C.C.N.L. – triennio 2016/2018, il quale è vigente “ipso iure” dal giorno successivo all’atto della firma come da nota ARAN. Nel contratto si evidenzia che “Sono oggetto di confronto, con i soggetti sindacali di cui all’articolo l’individuazione dei profili professionali – i criteri generali di priorità per la mobilità tra sedi di lavoro dell'amministrazione”. Il sindacato rappresentato da Antonio Romeo aveva già chiesto riguardo alle problematiche di alcuni comparti (non sono solo gli agenti di Polizia Locale a lamentarsi) la convocazione di un tavolo tecnico.
VIGILI URBANI, I PROBLEMI SUL TAPPETO - I vigili urbani lamentano, tra le altre cose, che laddove vi è l’applicazione delle 35 ore settimanali non vi sarebbe una determinata e legittima contrattualizzazione. E inoltre la carenza e la riduzione di personale, la mancata previsione di assunzioni e le problematiche inerenti i servizi di Polizia Locale. In un siffatto contesto ecco che l’ennesima procedura di mobilità, (non è il primo vigile che abbandona la divisa e passa all’anagrafe, quest’ultimo sarebbe il quinto caso), con l’organico ridotto all’osso appare una chiara contraddizione. Da qui la richiesta di attivazione della procedura di confronto sindacale e l’immediato stop ad ogni procedura di mobilità avviata, in attesa dell’avvenuta procedura di confronto richiesta.