Pochi giorni alla conclusione del primo biennio Mellone e per i cittadini di Nardò vi è ancora “rifiuto”: in regalo da Bari arriva l'impianto per i rifiuti di plastica. Durante la campagna elettorale del 2016 Mellone prometteva agli elettori che come sindaco di Nardò avrebbe ridotto la tariffa dei rifiuti del 30%. La realtà è ben diversa.
La realtà dei numeri ad oggi è una riduzione della tariffa del 6% a fronte di una città più sporca e con meno servizi. E non è una novità che le roboanti promesse dell'ormai sindaco poi non trovino corrispondenza nella realtà.
La vera novità di oggi è un impianto di raccolta e trattamento rifiuti di plastica in territorio di Nardò, niente meno che nella bella marina di Sant'Isidoro, che dovrebbe portare “benefici” alla comunità: ovviamente non in termini di salute e di bene comune, ma solo di riduzione tariffaria.
Una storia, quella dei benefici mai goduti, terribilmente simile a quella che portò alla nascita del vero eco-mostro di Nardò e cioè la discarica di Castellino mai bonificata, simile alla bugia dello scarico zero a Torre Inserraglio, simile all'ormai sfumata bufala degli idrovolanti che avrebbero dovuto portare da Santa Caterina a Corfù. La promessa di un taglio in bolletta in cambio di un impianto “a casa nostra”, insomma, ha l'odore acre del fumo negli occhi.
Oltre alla questione dei tagli, sono tante le domande che dobbiamo farci (e fare): quali sono i reali benefici che questo impianto porterà al nostro territorio e alla comunità in termini di chiusura del ciclo dei rifiuti, risparmio dei costi di gestione dei rifiuti urbani?
Quale risparmio sulla relativa tariffa a carico dei cittadini e quando? Quale impatto ambientale porterà questo impianto? È un impianto che produce qualche forma di inquinamento? L'impianto richiede l'utilizzo di risorse ambientali (p.e. di quanta acqua hanno bisogno i macchinari?)?
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Quali sono le forme di inquinamento indotte (p.e. l'aumento di traffico di camion dagli altri paesi della provincia verso l'impianto di Nardò)?
Crediamo che siano domande legittime e che possano interessare tutti i cittadini di Nardò.
Infine riteniamo che i metodi utilizzati da Mellone, come sempre, siano uno schiaffo in faccia alla partecipazione cittadina e al coinvolgimento della popolazione. Una cosa del genere, prima di dare l'ok e ratificare accordi con la Regione, richiederebbe incontri pubblici con la cittadinanza per spiegare bene la questione e ascoltare il punto di vista dei cittadini e dei portatori di interesse. Non stiamo mica decidendo di fare una rotatoria!
È auspicabile, infine, che la scelta politica rappresentata dal sindaco Mellone di approvare un nuovo impianto di lavorazione dei rifiuti ed annunciare uno sgravio sulla bolletta sia almeno il risultato di un lavoro congiunto fatto a monte con chi effettua realmente la raccolta e il conferimento e con chi emette le bollette che tutti noi paghiamo, e cioè la Bianco Igiene Ambientale