Riparte il lungo tour nazionale di Koreja all’insegna del progetto Siae SILLUMINA, rivolto ad aziende, enti e associazioni a sostegno di autori, esecutori, artisti ed interpreti under 35 residenti in Italia e destinato alla promozione e valorizzazione della giovane creatività italiana, realizzato grazie al sostegno del MiBAC e di SIAE nell’ambito dell’iniziativa “S’illumina – copia privata per i giovani e la cultura”.
Dal 7 al 28 marzo la compagnia salentina sarà ospite di alcune fra le più importanti realtà teatrali italiane da Salerno a Roma, da Barletta a Barberino (Fi) per poi toccare Parma, Milano e Udine.
In scena, OPERASTRACCI o dell'educazione sentimentale, lo spettacolo di Koreja nato da un'idea di Enzo Toma e Silvia Ricciardelli: un viaggio nei sentimenti, un tentativo di raccontare il naturale rapporto con le emozioni e con il corpo che cambia: quadri teatrali che, pur senza parole e con l'aiuto delle più famose arie d'opera, mettono in scena quel complesso viaggio di crescita che è la vita.
Operastracci è avvolto da arie del melodramma, a sorreggere le atmosfere, le emozioni e persino i giochi, con la misteriosa magia con cui una voce lirica riesce sempre a coinvolgere chi l’ascolta. In scena uno spazio simile ad un Ring, ricoperto di stracci, (chi non giocava sotto le lenzuola? chi non ha giocato con gli stracci?) E questi diventano tutto ciò che riusciamo ad immaginare, veli, palloni, guantoni, pance, bambole/marionette che giocano con gli attori, che si fanno carico dei sentimenti più forti, la tenerezza, il ricordo, l’elaborazione della perdita.
Occorrono 30 metri di stoffa per confezionare una sola delle marionette fatte di stracci che nascono dalle mani degli attori sotto la vista degli spettatori. Ci vuole un’ora per tentare di raccontare i sentimenti di due ragazzi che si incontrano, si conoscono, si scoprono, crescono insieme sino a quella misteriosa unione tra due vite, sino alle sue estreme conseguenze: la separazione e “la perdita”.
E’ quanto occorre per poter raccontare il mistero dei legami , degli affetti. Gli attori sempre in scena (due donne ed un uomo), “giocano” sulla musica e sulle voci del melodramma, raccontando due storie parallele tra loro: quella di due ragazzi (un uomo ed una donna) e della parabola della loro vita, del loro incontro da fanciulli sino all’età adulta; e quella di spaurite marionette grandi come persone, fatte di stracci, spettatori della prima vicenda