Otranto, in mostra fino al 4 marzo prossimo i "romanzi" in jpeg di Fate Velaj

Al Castello Aragonese di Otranto, fino al 4 marzo in mostra le immagini di Fate Velaj. La sua pare quasi un’indagine sul destino dell’uomo contemporaneo. 

“Parlare di Fate Velaj non è cosa facile” ha detto il Primo Ministro albanese Edi Rama. Lui lo conosce bene avendolo avuto prima come consigliere culturale ed ora come parlamentare eletto nel distretto di Valona.

In effetti non è facile dire se Fate Velaj è più fotografo o pittore, più scrittore o uomo politico e diplomatico. Le sue fotografie, esposte per la prima volta ad Otranto, nell’ambito della rassegna Alba dei Popoli, sono il riflesso di una vita in continuo movimento tra differenti linguaggi espressivi, differenti geografie fisiche ed umane.

“Una mostra di sguardi – sottolinea la curatrice Giusi Giaracuni – restituiti dai ritratti fotografici di Fate Velaj attraverso una unità di pensiero, di azione e di sentimento”. A cominciare dal titolo, “Il Volto – Oltre l’Identità”, la mostra, ospitata nel Castello Aragonese di Otranto, fino al 4 marzo 2018, si presenta come un’indagine sul destino dell’uomo contemporaneo. I volti ‘catturati’ dall’obiettivo di Fate Velaj raccontano identità e vissuti nostalgici che vanno oltre l’esperienza personale dei soggetti fotografati e rimandano ai contesti geo-politici da cui i suoi personaggi emergono come dai sogni e dagli incubi di una Europa alla ricerca, ancora, di una sua identità.

Sono i temi che ritornano anche nei romanzi e nei saggi dell’artista albanese. Tanto che il suo conterraneo Artan Shabani, artista e direttore della Galleria Nazionale delle Arti di Tirana, ha definito le fotografie di Velaj  come “i suoi romanzi in jpeg”. Romanzi di una parte d’Europa, quella dei Balcani, che si affacciano sull’Adriatico alla ricerca di un impossibile dialogo con l’altra parte dell’Europa, quella Occidentale troppo distratta dalle emergenze lungo la rotta nord sud.

Dopo il debutto a Otranto la mostra andrà a Brindisi e a Bari a dimostrazione del forte legame tra l’artista albanese e la nostra Regione, sulle cui sponde egli approdò nel 1991 durante il primo esodo dall’Albania.

Una Europa sulla quale, invece, il Comune di Otranto, ha voluto riaccendere i riflettori ospitando nel tradizionale concerto dell’Alba dei Popoli un musicista come Goran Bregovic.

Pittore, fotografo e scrittore, conosciuto nel panorama internazionale come creatore di strategie ed iniziative europee, Fate Velaj è anche ideatore e moderatore di conferenze, nonché curatore di mostre d’arte. Vive e lavora tra Vienna, Tirana e Valona, è in possesso della cittadinanza albanese e austriaca, quest’ultima conferitagli nel 2006 dal governo austriaco per meriti speciali nel campo dell’arte e della cultura austriaca ed europea.

Le sue opere sono state presentate in vari musei, gallerie e centri d’arte in: Vienna, Salizburgo, Baden, New York, Boston, Cleveland, Atene, Bucarest, Cairo, Birmingham, Trieste, Sanremo, Bari, Putignano, Roma, Brussele, Moedling, Tirana, Durazzo, Valona, Pristina, Skopje, etc

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