L’attore, regista e scrittore italoamericano John Turturro è arrivato oggi in Puglia, dove il 5 luglio prossimo, nel chiostro del Rettorato dell’Università del Salento - a Lecce - verrà insignito del Premio Apollonio, prestigioso riconoscimento conferito ai pugliesi che si distinguono nel mondo per il loro costante impegno nel campo dell’arte e della cultura.
Il Premio, come da regolamento, viene assegnato ogni anno a personalità che hanno dato lustro alla Puglia; non a caso all’attore americano, legato alla Sicilia ma con ascendenze pugliesi, verrà conferita per mano del sindaco Tommaso Depalma la cittadinanza onoraria di Giovinazzo, prima di ricevere a Lecce, a pieno titolo, l’atteso Premio. Per la circostanza è stata infatti essenziale la stretta collaborazione prestata tra l’organizzazione del Premio Apollonio e la Città di Giovinazzo.
John Turturro è nato il 28 febbraio 1957 a Boston, a New York, da genitori entrambi di origini italiane. All'età di sei anni si trasferisce nel Queens con la famiglia e si laurea in seguito in Theatre Arts nella State University di New York a New Paltz, conseguendo in seguito il master presso la Yale School of Drama. Il primo ruolo di Turturro è quello di comparsa in un film del calibro di Toro scatenato di Martin Scorsese, anche se il suo esordio come attore è da attribuire alla commedia Cercasi Susan disperatamente (1985). Il ruolo di supporto di maggior rilevanza in questi anni è quello in Vivere e morire da Los Angeles (1985), nel quale l'attore affianca William Petersen e Willem Dafoe. L'anno successivo è diretto da Ron Howard in Gung Ho(1986) e torna davanti la macchina da presa di Scorsese per Il colore dei soldi (1986) con Paul Newman. Continuano i nomi importanti da cui Turturro viene diretto con Hannah e le sue sorelle di Woody Allen nel 1986 e Dentro la grande mela di Tony Bill nel 1987, per il quale viene candidato agli Indipendent Spirit Award come Miglior attore non protagonista. Proprio il film di Bill segna la sua fortuna, perché da questo momento in poi la sua carriera inizia a decollare e gli ingaggi come comparsa vengono sostituiti da ruoli di un certo livello.
Il Premio Apollonio, diretto e condotto da Neri Marcorè, è stato assegnato nel 2018 al Premio Oscar Helen Mirren, cittadina onoraria di Tiggiano, nel 2017 al produttore cinematografico Domenico Procacci, nel 2016 all’attrice Lunetta Savino, nel 2015 allo stilista Ennio Capasa e ancora, andando indietro nel tempo, a Renzo Arbore, Antonio Caprarica, Sergio Rubini, Caparezza, Ferzan Ozpetek (cittadino onorario di Lecce per il film “Mine vaganti”), Emilio Solfrizzi, Giuliano Sangiorgi, Gianrico Carofiglio, Corrado Nuzzo del duo Nuzzo–Di Biase, Marcello Sambati. Nutrito, nel corso degli anni, anche l’elenco degli ospiti illustri del Premio, ormai appuntamento fisso dell’estate pugliese: Pacifico, Marco Masini, Paolo Vallesi, Gianluca De Angelis e Marta Zoboli, Marco Presta e lo staff del “Ruggito del coniglio”, Stefano Cenci e la “Radio 2 Social Band”, Luca Barbarossa, Bungaro, Francesco De Gregori, Marcello Masi, Virginia Raffaele, Banda Osiris, Franco Battiato, Lillo e Greg, Francesca Reggiani, Trio Medusa, Dario Vergassola, Max Paiella, Andrea Perroni, Catena Fiorello, Erica Mou, Simone Colombari, Alessandro Quarta, Roy Paci, Rezza-Mastrella, Niccolò Fabi, Paola Minaccioni.