Dopo oltre un mese e mezzo di eventi tra Aradeo, Corigliano d’Otranto, Galatina, Galatone, Gallipoli e Nardò, la nona edizione del Salento Book Festival si chiude con i due attesi appuntamenti d’agosto.
La manifestazione organizzata dall’associazione culturale Festival Nazionale del Libro presieduta dall’ideatore e organizzatore Gianpiero Pisanello, con la direzione artistica di LUCA BIANCHINI, torna a Galatina dove lunedì 26 agosto alle 20.30 in Piazzetta Orsini STEFANO BENNI presenterà il suo “Dancing Paradiso” (Feltrinelli) e sabato 31 agosto in Piazza San Pietro alle 21.00 VITTORIO SGARBI "Il Novecento Volume II: da Lucio Fontana a Piero Guccione" (La Nave di Teseo).
Lo scrittore, umorista, giornalista, sceneggiatore, poeta e drammaturgo bolognese è tornato in libreria con una storia lirica e avventurosa, un canto delle paure, delle ferite e delle ossessioni del nostro presente per raccontare l'impresa del sacrificio, della cura e della speranza.
Certi angeli non sanno raccontar storie. Sempre uguale è il loro paradiso. Non li sorprende allegria o paura. Senza parole e alfabeto, prigionieri di un pensiero senza dubbio e dismisura.
Dancing Paradiso è un locale notturno di una crudele metropoli, dove "non bisogna essere buoni per entrare, prendono anche le carogne, e qualche volta le fanno cambiare". È in quel locale che un angelo custode - "Angelo angelica" - tenta di far confluire i cinque protagonisti di questa narrazione in versi: Stan, il pianista triste, che prepara un ultimo concerto per Bill, l'amico batterista morente in ospedale, Amina, giovane profuga che ha perso la madre passando il confine. Ed Elvis, un grottesco obeso hacker chiuso in casa da anni, forse mitomane, forse assassino, La poetessa Lady raffinata e ubriacona, ossessionata dal suicidio. Cinque "creature della notte, senza un rifugio nel mondo, mannari senza luna", di cui a poco a poco, mentre si avvicina la serata al Dancing, scopriamo la storia grazie al racconto condotto per loro voce. Assoli malinconici, struggenti, comici, crudeli, furibondi. Costretti alla solitudine, ciascuno di loro sembra aver perso ogni speranza. A vegliare perché possano incontrarsi, perché possano unire voci e musica in un racconto polifonico che indichi una possibile via di salvezza, l'angelo/a caduto dal cielo per stare con gli uomini, un angelo straccione dalle ali sporche di fango, lui stesso solo fra i soli.
La presentazione dell’ultimo libro di Stefano Benni sarà impreziosita dalle letture a cura di Alice Redini.
Il 31 agosto invece ultima serata prima della chiusura del sipario sulla nona edizione del Salento Book Festival. Protagonista sarà Vittorio Sgarbi che dopo il grande successo del primo volume, torna in libreria con il secondo capitolo sul Novecento. Un percorso d’autore unico e sorprendente, dal dopoguerra a oggi, illustrato da oltre 250 immagini.
Con quest'ultima tappa nell'arte contemporanea si conclude anche il lungo viaggio nelle meraviglie del nostro patrimonio artistico, raccolto nella serie Il Tesoro d’Italia: una storia e geografia dell'arte italiana raccolto in 7 volumi, per oltre 4000 pagine complessive.
Un'autentica educazione sentimentale per conoscere e approfondire la bellezza del nostro paese.
In questo secondo volume dedicato al Novecento, l’appassionata ricognizione del Tesoro d’Italia di Vittorio Sgarbi entra nel Dopoguerra e corre fino ai giorni nostri. Dopo il 1945, il grande fiume della storia dell’arte si divide in rivoli e correnti impetuose, che guardano alla tradizione italiana in un dialogo sempre più stretto con le suggestioni d’oltreoceano e la presenza suadente dei nuovi mass media. Vittorio Sgarbi insegue la bellezza tra straordinarie scoperte e venerati maestri: tra gli altri, Sciltian, Ligabue, Balthus, Giacometti, Fontana e Burri, le installazioni provocatorie di De Dominicis, l’architettura e il design di Ponti, Rossi e Mendini, fino alla poesia dell’assoluto di Cremonini, Ferroni, Gnoli e Guccione.
“I volumi del Tesoro d’Italia, e in particolare i due tomi dedicati al Novecento, sono fortemente carsici, pur dando conto di una storia dell’arte del Novecento che tutti conoscete. In questo secondo volume, come nel precedente, io indico molte vite eccitate dalla comunicazione, a fianco di artisti straordinari invece abbandonati e dimenticati. Non ho seguito ideologie, sentimenti, emozioni e passioni personali, ma ho cercato di garantire a ogni artista lo spazio che merita. La notorietà spesso non indica il valore e il mio compito è stato quello di far emergere in questo secolo così complesso, così breve e così ricco, una quantità di autori dimenticati, che rappresentano la parte più suggestiva di questo percorso. Vi esorto a leggere il mio Novecento come qualcosa che sarà per voi rivelazione di percorsi segreti, di sentieri interrotti e di meravigliosi artisti sconosciuti.” (Dalla premessa di Vittorio Sgarbi)
Piazze, castelli, sagrati, vicoli e corti con il SBF diventano teatro per occasioni di discussione e confronto attorno ai libri, su scenografie di pietra leccese e carparo o di azzurro mare, a confermare il legame profondo della manifestazione con il territorio.
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