Inaugurata nella sala espositiva del Rettorato in piazza Tancredi, 7 a Lecce, la mostra retrospettiva "Oronzo Castelluccio. Opere dagli anni ’70 al 2000”, dedicata al maestro salentino a dieci anni dalla sua scomparsa. La mostra resterà aperta fino a venerdì 30 marzo, dal lunedì al venerdì, dalle 9.30 alle 19,00
L’esposizione avvia, per il quinto anno consecutivo, la rassegna di arti visive “Sull’arte contemporanea: metodologia e ricerca nei luoghi dell’Università” ideata e curata da Letizia Gaeta e Massimo Guastella, docenti di Storia dell’arte dell’Università del Salento.
Oronzo Castelluccio è ricordato come insegnante di molti artisti formatisi presso l’istituto d’arte “Pellegrino” di Lecce, dove dal 1955 ebbe la docenza di Pittura e arti applicate (poi denominata Decorazione pittorica) che mantenne sino al 1992, tuttavia la sua opera è ancora in attesa di pieno recupero in sede storiografica, è solo nella maturità si rivelerà, secondo Lucio Galante, una “riscoperta” essendo l’artista “quasi del tutto sconosciuto al grande pubblico, ormai al termine del suo percorso” agli inizi del nuovo millennio.
In tal senso, notevole è stato l’impegno sulla figura di Oronzo Castelluccio della compianta Luciana Palmieri, che all’artista leccese e collega di scuola ha dedicato contributi critici di rilievo per la sua conoscenza. Carattere schivo e insofferente al clamore, Oronzo Castelluccio, il cui marchio linguistico ed espressivo si è consapevolmente rapportato agli sviluppi delle “avanguardie storiche”, a cui ha apertamente attinto con cifre di originalità, viene presentato in questa mostra attraverso un sintetico percorso antologico di dipinti e disegni eseguiti tra il 1975 e i primi anni del nuovo millennio, quando una malattia invalidante gli procurò la morte, nel gennaio del 2007.
La mostra è stata realizzata in collaborazione con l’Archivio Oronzo Castelluccio (1931-2007), costituita dagli eredi nel 2016, unico riferimento di autentica del corpus, con gli obiettivi di recuperare e tutelare l’opera del maestro e divulgarla tramite mostre, pubblicazioni e manifestazioni culturali. Si sta, infatti, procedendo all’archiviazione delle sue opere diffuse su tutto il territorio nazionale in collaborazione con il laboratorio Tasc del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento ed è imminente la pubblicazione di un catalogo con una significativa selezione di opere curata da Massimo Guastella.