Il Comune di Otranto, la Fondazione “Maria Corti” dell’Università di Pavia, il Centro Manoscritti dell’Università di Pavia e Otranto Culture Aps, presentano il Festival Maria Corti 2023,
seconda edizione, la manifestazione letteraria intitolata a una delle intellettuali più poliedriche del Novecento, “l’ultima Signora delle lettere italiane”, disse di lei Umberto Eco.
La rassegna si terrà il 26 e 27 maggio a Otranto. La prima giornata è dedicata agli incontri con i relatori e le relatrici che si confronteranno sul tema portante di questa seconda edizione, dedicata a “I Maestri”. Il Castello Aragonese, cuore pulsante della vita culturale della città, sarà luogo d’eccezione, la sede in cui si svolgeranno gli incontri. Il senso della parola Maestro è compreso tra la continuità (un maestro ha valore esistenziale per chi ha avuto la fortuna di incontrarne uno) e la ridefinizione (l’eredità di un maestro deve poter essere rieditata). Sul tema si confronteranno venerdì 26 maggio Vivian Lamarque, scrittrice e poetessa, tra i finalisti al Premio Strega Poesia; Flavio Santi, scrittore e traduttore; Lorenzo Pavolini, vicedirettore di Nuovi Argomenti; Maria Borio, poetessa e scrittrice; le scrittrici Paola Soriga, Carmen Totaro, Kaha Aden; lo scrittore Roberto Vetrugno; lo storico della Lingua Marzio Porro. Interverranno Angelo Stella, presidente della Fondazione Maria Corti dell’Università di Pavia, e Giuseppe Antonelli, presidente del Centro Manoscritti dell’Università di Pavia, fondato da Maria Corti cinquant’anni fa. Sabato 27 sarà dedicato invece alla geografia dei luoghi, con il tour letterario e storico nei luoghi della felicità mentale di Maria Corti e altre interessanti attività ispirate alle sue opere. Le attività della seconda giornata si svolgeranno nel borgo antico, ricco di storia, di monumenti bellissimi che lasciano trasparire l’importanza che la città ebbe nel corso dei secoli. “Siamo lieti di ospitare la II edizione del Festival Maria Corti a Otranto – dichiara il Sindaco Francesco Bruni – e gli illustri ospiti che animeranno il dibattito durante i panel previsti durante la prima giornata. Molti otrantini ricordano la Corti passeggiare in Città o seduta su una panchina della villa comunale. Otranto le era familiare e amava ritornarci periodicamente. Questa sua presenza costante sul territorio ha ispirato giovani, associazioni, che hanno creato attività culturali e ricreative, tour letterari legati alla sua figura e ai suoi scritti, come vedremo nella seconda giornata del Festival”. Ideato dalla giornalista Paola Moscardino, che ne cura la direzione artistica, il Festival è nato lo scorso anno nel ventennale della morte di M. Corti, e a sessant’anni dalla pubblicazione de L’Ora di tutti, il romanzo che racconta la presa di Otranto da parte dei turchi, la sua opera letteraria più famosa.