Al Teatro Apollo di Lecce, venerdì 30 marzo 2018, alle ore 21, (unica replica sabato 31 marzo, stessa ora) debutta la nuova produzione della compagnia Balletto del Sud “Le ultime parole di Cristo”, balletto in un atto sull'oratorio di Saverio Mercadante, coreografia e regia di Fredy Franzutti.
Nella foto un momento delle prove con il Balletto del Sud, di Loredana Lecciso, alle prese col nuovo ruolo cucitole addosso dal coreografo Fredy Franzutti. Sarà Maria Maddalena accanto a Luciana Savignano, una sorta di icona della danza, e ai ballerini della compagnia leccese.
Lo spettacolo presenta il dramma della crocifissione di Cristo e trae ispirazione dalle solenni “ultime sette frasi”, che sono state poste a fondamento della religione del Cristianesimo. La prima frase è "Padre, perdona loro perchè non sanno quello che fanno". Le ultime parole di Cristo, che secondo la tradizione dei quattro Vangeli sono state pronunciate da Gesù sulla Croce allo scopo di trovarne motivi di meditazione e di preghiera, ad opera dei francescani attraversarono tutto il Medioevo e furono collegate alla meditazione sulle "Sette ferite di Cristo" e reputate rimedio contro i "Sette vizi capitali".
Nel 1840 sono divenute titoli dei quadri musicali che il compositore pugliese Saverio Mercadante ha composto per il suo solenne oratorio dal titolo: "Le sette ultime parole di Nostro Signore." Questa nuova produzione di Fredy Franzutti – che già all'annuncio e per diverse ragioni, ha sollevato un più che vivace interesse sulla stampa e nel pubblico - vede nel ruolo di Maria madre di Cristo la stella della danza internazionale Luciana Savignano, in quello di Maria di Cleofa la prima ballerina della compagnia, Nuria Salado Fustè, e nel ruolo della Maddalena il popolare e controverso personaggio televisivo Loredana Lecciso.
Gli altri ruoli principali sono interpretati da: Carlos Montalvan (il buon ladrone), Alexander Yakovlev (San Giovanni, apostolo), Beatrice Bartolomei (Santa Elisabetta), Alice Leoncini (Veronica, la pia donna) e dagli attori Andrea Sirianni (Giuda Iscariota) e Stefania Bove (Maria Vergine).
Accanto agli interpreti protagonisti c'è il corpo di ballo della compagnia: Letizia Cirri, Monica Verì, Lucia Colosio, Federica Scolla, Fabiana Serrone, Giorgia Bergamasco, Bianca Cortese, Camino LLonch, Letizia Rossetti, Chie Descimaru, Giorgia Bergamasco, Gabriele Togni, Elia Davolio, Lucio Mautone, Ovidiu Chitanu, Valerio Torelli, Giuseppe Stancanelli.
I testi interpretati dagli attori Andrea Sirianni e Stefania Bove sono della scrittrice Maria Concetta Cataldo e di Jacopone da Todi. La voce, fuori campo, di Gesù Cristo è di Massimo Giordano.
Le scene sono ideate e realizzate da Francesco Palma. La struttura dello spettacolo segue quella tipica dell'Oratorio, forma musicale drammatica ma non rappresentativa, con l'intervento di un narratore ed eventuali personaggi e dialoghi. Si uniscono elementi narrativi, scenografici, dialogici, liturgici e musicali intesi ad aiutare il fedele ad incamminarsi verso la Chiesa "come se dietro all'orme di Gesù Cristo, s'incamminasse al Monte Calvario; e poi assistendovi, con figurarsi di stare al piede della Croce, presente alle agonie e alla morte del redentore, in compagnia della Madre sua santissima".
Protagonista è dunque Maria Addolorata che come in una veglia funebre accoglie parenti e amici per condividere il dolore. Cristo in agonia proferisce i suoi ultimi insegnamenti. Maria di Cleofa e Santa Elisabetta sorreggono Maria madre, giungono Giovanni, il prediletto, e il buon ladrone immaginato come personaggio redento (e non sulla croce), Veronica, la pia donna che ha asciugato il viso di Cristo con il lino. Giuda Iscariota racconta a Maria il motivo del tradimento con i dilanianti sensi di colpa che lo porteranno al suicidio.
Gli altri apostoli e i fedeli piangono Gesù. Si avvicina anche Maria Maddalena, ha incontrato Gesù che le ha salvato la vita, pentita dei suoi peccati vuole avvicinarsi alla Croce, gli altri fedeli la ritengono indegna e la scacciano. Sarà la clemenza di Maria a perdonare i peccati, a benedire Maddalena e renderla partecipe del dolore per la morte del figlio dei Dio.