Al PalaSojourner di Rieti l'Happy Casa Brindisi infila l'ottava meraviglia consecutiva in preseason, sconfitta in finale la Virtus Roma degli ex Bucchi e Moore

Benvenuti sull’ottovolante biancoazzurro! Otto come le vittorie sulle otto partite disputate in precampionato dai ragazzi di coach Vitucci ancora una volta vincenti e convincenti. A farne le spese questa sera è stata la Virtus Roma nella finalissima del Torneo Aria Sport Cup disputato nel weekend al PalaSojourner di Rieti e vinto dai biancoazzurri in finale per 76-68.

Il Palasport in quel di Rieti è intitolato a "Soyo", Willie Sojourner giocò nella ABA la lega rivale della NBA e poi in Italia. Lo "zio", come verrà affettuosamente soprannominato, arriverà due volte alle semifinali scudetto e due volte alla finale di Coppa Korac di cui una verrà vinta nel 1980 a Liegi.

Autore di grandi giocate, Sojourner aveva un gran tiro dal perimetro, spesso superava l'avversario diretto con il famoso "gancio cielo" che eseguiva alla perfezione. Negli anni di Rieti fece coppia con Cliff Meely, Lee Johnson, Irving Kiffin e l'ex Brindisi Tony Zeno.

A Rieti la Happy Casa Brindisi suono l'ottava sinfonia. Sono otto le partite vinte nella fase precampionato. Un filotto che la dice lunga se non altro sulla "sintonia" e l'affiatamento del gruppo. E poi vincere fa indubbiamente morale. Match spigoloso e caratterizzato da percentuali non altissime in virtù della pressione difensiva delle due squadre che da subito hanno voluto imprimere sin dalla palla a due. Happy Casa parte bene e accelera con le giocate di Wes Clark, a segno con 8 punti consecutivi prima di subire un colpo che lo terrà fuori dalla contesa nella seconda parte di gara.

La formazione capitolina risponde con un break di 14-0 ribaltando l’inerzia sul +8 a favore. Capitan Banks (18 punti) si carica di responsabilità e avvicina i suoi all’intervallo sul -2 (34-36).

Al rientro dagli spogliatoi i biancoazzurri prendono in mano il comando del ritmo non lasciando più il timone al controllo degli avversari guidati dal grande ex Piero Bucchi, 5 anni sulla panchina di Brindisi. Chappell è prezioso, Brown (19 punti top scorer dei suoi) è sempre protagonista per energia ed efficacia e i binari cui si indirizza la partita prendono la direzione Brindisi. L’altro ex di turno Nic Moore prova a tenere a galla i suoi con le sue solite triple dalla distanza per 20 punti totali realizzati ma la Happy Casa porta a casa il terzo trofeo prestagionale e l’ennesimo sorriso per i propri tifosi ora più che mai galvanizzati dallo spettacolo offerto dentro e fuori dal campo.

Settimana prossima in programma l’ultimo torneo della preseason a Maddaloni prima del grande appuntamento d’apertura di Lega A in casa dei campioni d’Italia di Milano. Brindisi si prepara al meglio creando affinità, passione e grande entusiasmo.

 

IL TABELLINO

Happy Casa Brindisi-Virtus Roma: 76-68

Parziali: (22-16; 34-36; 59-52; 76-68)

HAPPY CASA: Banks 18, Brown 19, Rush 5, Gaffney 6, Trojan 6, Lukosius, Zanelli 5, Moraschini 5, Clark 8, Cazzolato, Chappell 4, Taddeo. All.: Vitucci.

VIRTUS ROMA: Alibegovic 11, Moore 20, Sandri 2, Baldasso 4, Saccaggi 7, Landi 5, Sims 19, Matic, Santiangeli, Cusenza, Spizzichino ne, Lucarelli ne. All.: Bucchi.

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