E' conto alla rovescia a Nardò per la sfida con Fabriano. Sulla panchina dei marchigiani l'ex gloria azzurra Alessandro Fantozzi. Da giocatore vanta una coppa Korac con il messaggero Roma, un argento vinto agli Europei nel '91 ed un piccolo record. A Capo D'Orlando gli hanno dedicato il palasport. Il palaFantozzi appunto. A Fabriano per il Nardò va in panca l'esordiente Michele Battistini, coach dell'under 18.
A Fabriano producono la celebre carta dal 1200. Il grande basket arrivò molto tempo dopo. Erano gli anni ’80 e Fabriano affrontava con le divise della Honky Jeans la Scavolini Pesaro fresca detentrice della coppa delle coppe. Il giocatore simbolo di quella squadra era Rudy Hackett, ala grande di 2 metri e sei centimetri, classe ’53, ex giocatore NBA e ABA, che molto probabilmente, in tanti, soprattutto i più giovani, non ricorderanno. Rudolph è anche il papà dell’azzurro Daniel Hackett. Per comprendere una città che è stata per sette anni in serie A, probabilmente bisognerebbe partire da lì. Dal Seno, Lasi, Savio sono i nomi dei giocatori che hanno rappresentato per Fabriano una storia, una bandiera. Poi la scomparsa.
NASCE LA JANUS – Almeno fino alla rinascita. Come una Fenice la nascita della Janus Basket Fabriano che vede la luce nell’estate del 2008 con la denominazione originaria di "A.s.d. Blues Fabriano" da un gruppo di persone desiderose di portare sul campo la propria passione per questo sport, all’indomani della dolorosa scomparsa del Fabriano Basket, simbolo sportivo della città di Fabriano. Il 18 giugno 2017 al Palaterme di Montecatini, con oltre 250 persone unite nei colori biancoblu’, Fabriano festeggia una promozione in Serie B che ridà fiato alla passione di una città e di un amore mai dimenticato. Fabriano è terzultima con 9 vittorie e 20 sconfitte.
IL COACH E’ UN EX AZZURRO - In panca a tre giornate dalla fine della stagione regolare c’è un ex gloria del basket italiano, l’ex bandiera livornese Alessandro Fantozzi. Davvero nulla a che vedere con lo sfortunato personaggio inventato da Paolo Villaggio, giocava da play in un team che per un niente non scucì lo scudetto dalle maglie delle scarpette rosse. Ricordo ancora un tuffo di Bob Mcadoo ed il rammarico di una squadra costruita per vincere in cui Fantozzi era il grande ispiratore. Livorno non vinse il titolo davvero per pochissimo. “A Livorno si gioca gara 5 della finale scudetto di basket tra i padroni di casa della Enichem e la Philips Milano. A sei secondi dal termine, Milano è avanti di un punto. Fantozzi da la palla a Forti, che infila il canestro. Livorno campione d’Italia? No. Perché un arbitro convalida, l’altro no. Annulla: canestro a tempo scaduto. Sul parquet è rissa”. Fantozzi nel ’92 ha vinto anche una coppa Korac con il Messaggero Roma e nel ‘91 un argento con la nazionale agli europei di basket. A lui è dedicato il palasport di Capo d'Orlando, chiamato infatti PalaFantozzi.
LA JANUS GIA’ VEDE I PLAYOUT - La Janus, perdendo nell’ultima nettamente a Pescara, ha detto addio al fattore campo nella lotteria dei playout. Cerignola infatti, battendo Civitanova tra le mura amiche, ha conquistato un vantaggio fondamentale in ottica salvezza. Fabriano in trasferta non brilla, è però singolare che le uniche due vittorie nell’intera stagione, siano state messe a segno con il Porto Sant’Elpidio il 15 ottobre 2017 e a Nardò il 23 dicembre. Un avversario assolutamente da prendere con le pinze, che vorrà mettere in mostra dei segnali di crescita che fino ad oggi, non si sono visti. Da tenere d’occhio la guardia ala Dri in primis, che all’andata fece benissimo, poi Gialloreto, che ha un lusinghiero (94.8 %) ai tiri liberi ed è quello che tiene di più il campo, e il play Bugionovo. Sotto canestro non c’è più Jovancic che è andato a Civitanova. Il miglior rimbalzista è il 31enne Marsili di 2 metri e due centimetri. Occhio al lungo Lorenzo Bruno (Il migliore nella percentuale di tiri totali). Chiude le rotazioni Joseph Vita Sadi congolese di 21 anni.
QUI NARDO’ - L’Andrea Pasca arriva a Fabriano con il cambio di manico, fuori il coach della promozione Davide Olive e dentro Michele Battistini 28enne, il giovane allenatore dell’under 18 elite. Un battesimo di fuoco il suo, non solo per il blasone dell’avversario e per l’atmosfera che si respirerà al pala Guerrieri ma anche perché una vittoria potrebbe spalancare ai granata le porte del paradiso e della permanenza in serie B. Se Nardò vince a Fabriano e Giulianova perde con Perugia per i granata è salvezza matematica. La posta in gioco è alta. I granata non dispongono del play Marchetti con cui è stato interrotto il rapporto contrattuale. A meno di invenzioni dell’ultima ora saranno Ingrosso a sacrificarsi nello spot di portatore di palla e naturalmente Scattolin. O all’occorrenza come spesso accade Potì, Provenzano e qualche volta anche l’ex Bucarest Zaharie. Sabato mattina la partenza alla volta di Fabriano, domenica alle 18 il match.