Dopo l'anteprima come evento speciale fuori concorso alla quindicesima edizione delle Giornate degli Autori di Venezia 75, da giovedì 4 ottobre sarà nelle sale italiane "Il bene mio" del regista pugliese Pippo Mezzapesa con Sergio Rubini, Sonya Mellah, Dino Abbrescia, Francesco De Vito, Michele Sinisi, Caterina Valente e Teresa Saponangelo.
Il Bene Mio è una produzione Altre Storie con Rai Cinema, prodotto da Cesare Fragnelli, film riconosciuto di interesse culturale con contributo economico del Mibact - Dg Cinema, realizzato con il sostegno di Regione Lazio - Fondo regionale per il cinema e l’audiovisivo e con il contributo di Regione Puglia - Unione Europea - Por Puglia 2014/2020 e diApulia Film Commission in associazione con Bell Production Spa ai sensi delle norme sul tax credit.
Il film, distribuito da Altre Storie, sarà anche in 22 sale pugliesi sparse in tutte le province. A Bari(Ciaky, Multicinema Galleria, Uci Cinemas Showville), Bisceglie (Politeama), Altamura (Cinema Grande),Andria (Cinema Roma), Barletta (Cinema Opera), Bitonto (Cinema Coviello), Brindisi (Andromeda),Calimera (Cinema Elio), Conversano (Cinema Norba), Corato (Alfieri), Foggia (Città del Cinema e Laltrocinema), Gioia del Colle (Ucci Cinemas), Gravina di Puglia (Sidion), Lecce (Db D'Essai), Mola di Bari (Metropolis), Molfetta (Uci Cinemas), Ostuni (SlowCinema), Sava (Cinema Vittoria) e San Giorgio Ionico (Casablanca). Il Bene Mio sarà in programmazione anche in due sale a Matera (Piccolo e Uci Cinemas)
Da giovedì 4 a domenica 7 ottobre, inoltre, il regista e il cast saluteranno il pubblico prima e dopo alcune proiezioni. Giovedì 4 ottobre il regista Pippo Mezzapesa, la sceneggiatrice Antonella Gaeta e l'attrice Teresa Saponangelo saranno all 19 al Cinema Coviello di Bitonto e alle 21 al Cinema Sidion diGravina di Puglia. Venerdì 5 ottobre i tre saranno intorno alle 19.45 al Cinema Opera di Barletta(saluti in sala con il pubblico uscente dello spettacolo delle 18 ed entrante alle 20), alle 21.15 al Cinema Roma di Andria (saluti in sala con il pubblico uscente dello spettacolo delle 19.45 ed entrante alle 21.45) e alle 22 all'Uci Cinemas di Molfetta. Sabato 6 ottobre con Mezzapesa e Gaeta ci sarà invece Sergio Rubini. In programma i saluti alle 19 al Grande di Altamura e alle 20:30 al Multicinema Galleria di Bari. Il week end si concluderà domenica 7 ottobre con la presenza di regista e sceneggiatrice alle 17 al Politeama di Bisceglie, alle 20.30 al Db D'Essai di Lecce (saluti in sala con il pubblico uscente dallo spettacolo delle 19 ed entrante alle 21) e alle 21.30 al Cinema Elio di Calimera.
Nel film il protagonista Elia, ultimo abitante di Provvidenza, paese distrutto da un terremoto, rifiuta di adeguarsi al resto della comunità che, trasferendosi a “Nuova Provvidenza”, ha preferito dimenticare. Per Elia, invece, il suo paese vive ancora e, grazie all’aiuto del suo vecchio amico Gesualdo, cerca di tenerne vivo il ricordo. Quando il Sindaco gli intima di abbandonare Provvidenza, Elia sembrerebbe quasi convincersi a lasciare tutto, se non cominciasse, d’un tratto, ad avvertire una strana presenza. In realtà, a nascondersi tra le macerie della scuola, dove durante il terremoto perse la vita sua moglie, è Noor. Lei è una giovane donna in fuga e sarà questo incontro, insieme al desiderio di continuare a custodire la memoria di Provvidenza, a mettere Elia di fronte a un'inesorabile scelta.
«Mi hanno sempre affascinato i paesi fantasma, borghi che, in seguito a eventi naturali o per effetto di un graduale spopolamento, sono stati abbandonati a un destino di lento e inesorabile deperimento. Luoghi avvolti dal silenzio, gonfi d'assenza, divorati dall'incuria e dalla vegetazione, i cui unici sospiri appartengono al vento. È in queste strade che ho cercato le ragioni per cui un uomo decide di non andar via. Nel vuoto di case senza più anima, è nata la storia di Provvidenza e del suo ultimo abitante: Elia, un uomo che resiste», sottolinea il regista Pippo Mezzapesa. «Il film ha i toni di una poesia semplice, ma estremamente evocativa. Un film che si fa portavoce di novità, di disperazione e allo stesso tempo di felicità e speranza», precisa il produttore Cesare Fragnelli. «Dal primo istante è stato un film da farsi, per la sua forma diversa, poetica, saggia, commovente. È meraviglioso l’insieme di amore, solitudine e felicità che dona. Un film che spero possa essere “il bene” per molti».