Mesagne, Massimo Orsini:"Oggi la gente si copre, non si veste"

Lancia così un appello a riscoprire la moda, l’eleganza e l’unicità dei capi, Massimo Orsini, fondatore della Massimo Orsini Couture, casa di alta moda a Mesagne che, da un anno, si è arricchita della collaborazione di un giovane talento, Riccardo Cappelli.

di Federica Marangio

Orsini con i suoi quasi trenta anni nel settore della moda si definisce un “sarto”. Lui che si muove nel suo atelier con il metro al collo, riesce a cogliere in ogni fisico l’abito giusto che valorizza i punti di forza e neutralizza i difetti. L’amore per la moda ha radici senza tempo, probabilmente nel DNA delle nonne mesagnesi, entrambe ricamatrici. Poi un’esperienza lunga un lustro in una casa di alta moda di un noto brand nel nord Italia, quando era poco più che maggiorenne, e appena dopo eccolo nella sua città a dare vita all’atelier che è un’istituzione per chi vuole concedersi il lusso di preziose stoffe realizzate su misura per anticipare la tendenza.

LA CURA DEL DETTAGLIO - E in lui tutto è frutto di stile e ricercatezza del dettaglio. Sarà anche per il passato in una nota casa di alta moda quando ha iniziato a montare le pietre sui bottoni, per abiti divenuti poi icona di stile senza tempo. Erano gli anni delle pietre preziose che figuravano scintillanti e facevano la vece dei bottoni. Oggi per Massimo Orsini “l’abito che ti dona è tendenza”.

ALLA RICERCA DELLA BELLEZZA - Non esistono i colori e i tagli del momento per lui che ama il total black, eppure un giro nel suo atelier val bene un viaggio nel mondo quasi esoterico della ricerca ostinata della bellezza. In questa visione si inserisce il suo desiderio di affascinare. Da un anno è proficua la collaborazione con Riccardo Cappelli, stilista creativo con un bagaglio di formazione ed esperienza, nonostante la giovane età, tra Italia e Londra. “Riccardo Cappelli è fashion e tendenza”. Dice di lui Massimo Orsini. Dopo aver lavorato come grafico a Firenze per un’azienda di borse, Cappelli ha concentrato la sua attenzione a Londra, contribuendo come risorsa nell’ufficio stile. Ed è proprio a lui che rivolgiamo quesiti sulla moda.

Riccardo, quali sono i colori del momento?

“Tutte le tonalità del pastello, dall’azzurro al rosa, passando attraverso il latte. La scelta del colore è il punto di partenza per ogni tipo di abbigliamento”.

Si può valorizzare l’incarnato e i tratti fisici attraverso un abito?

“Certo che sì. Se non fosse così il mondo della moda non sarebbe così affascinante. Il capo realizzato appositamente ha il potere di migliorare le fattezze del proprio corpo. E il fattore moda è una sorta di libertà d’essere. L’io si esplicita in outfit che valorizzano e avvolgono con grazia e raffinatezza”.

Eleganza, essenzialità delle forme, ma anche ricchezza di drappeggi e tagli raffinati, dipingono un mondo da scoprire almeno una volta nella vita, abbandonando la convinzione dell’oligarchia del buongusto. L’abito che nasce nella mente dell’artista e prende forma, sprigionando creatività ed ingegno, al servizio della bellezza è un’opera d’arte.

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