Numeri, solo numeri: i pazienti che possono essere smistati ad altri presidi ospedalieri senza cura, con un preavviso di trentagiornidallanotifica del provvedimento che stabilisce la disattivazione del punto nascitadell’ospedale di Copertino. Numeri ancora le tredicimila firme raccolte per una petizione contraria a quanto stabilito.
I parti saranno dirottati all’ospedale di Galatina o Lecce e dintorni. Per raggiungere quello di Galatina, tra le varie difficoltà, persino un passaggio a livello che rallenta la corsa. E i minuti in materia di parto e di salute in generale diventano preziosissimi. Numeri qualora l’ospedale di Galatina non raggiungesse i mille parti in un anno, come è accaduto al punto nascita di Copertino. Rischierebbe di essere disattivato anche quello di Galatina. Una mobilitazione che vede in prima linea i cittadini, delusi da decisioni legate ad interessi meramente economici incuranti del benesseredelle future mamme. Non si rassegnano a questa decisione e non si fermano alla petizione. Vogliono vederc ichiaro e hanno in mente di sensibilizzare su un tema che riguarda tutti.“Parliamodella salute dei bimbi che rappresentano il nostro futuro. Dove è il servizio di qualità che questo ramo dell’ospedale di Copertino vanta a livellore gionale? Come ci si può fidare?”. Queste le preoccupazioni delle pazienti che sono seguite da ostetriche e ginecologi della struttura. Julia Mullaraj dovrà partorire nel mese di settembre e a breve dovrà rivolgersi ad altri medici. Tutto questo a soli due mesi dalla conclusione della gravidanza. Maria Josè Rizzo è costernata dinanzi ad un provvedimento che non considera minimamente la salute e il benessere psico-fisico della futura mamma. “Sottoporsi a stress di questo tipo è inconcepibile nel corso della gestazione. Un qualunque trauma può creare complicazioni a danno del feto e della mamma”. Tanto sottolinea Rossella Casucci, la quale ha uno splendido ricordo legato alla nascita di suo figlio Lorenzo all’ospedale di Copertino. La ragione per cui questo prestigioso punto nascità verrà disattivato risiede nel non aver soddisfatto le mille nascite in un anno. Si può ricondurre la salute a dei meri numeri? Il Comitato Cittadino ha avanzato la richiesta di un incontro con il presidente Michele Emiliano per calmare la rabbia e il disappunto di quei cittadini e volontari che si sentono traditi. Sarà la loro volontà a prevalere o si assisterà ancora una volta alla prevaricazione contro il bene di tutti? E questa che sanità sarebbe? La sanità dettata dalle leggi dei numeri, perchè in fondo siamo solo numeri.
Federica Marangio