Divampa la polemica sull'incandescente questione dell'impianto di compostaggio. Sulla vicenda chiedono chiarezza i consiglieri comunali di opposizione, il Pd, il Centro studi "Salento Nuovo", Città Nuova, M.D.P. – LeU Nardò, NBC, Riprendiamoci Nardò, Udc e Unione Democratici e Popolari per Nardò.
"Avendo appreso dalla stampa della decisione del sindaco di Soleto di rinunciare ad accogliere l’impianto di compostaggio alla luce del pesante impatto ambientale determinato da una struttura della portata di 50 mila tonnellate. E della analoga posizione anche del primo cittadino di Melpignano che non accetterebbe un impianto siffatto".
"Considerando che il comune di Nardò è stato il primo ad aderire alla “Manifestazione di interesse finalizzata alla individuazione di aree idonee alla localizzazione di impianti integrati anaerobici/aerobici destinati al recupero della frazione organica dei rifiuti urbani rivenienti dalle raccolte differenziate”. Come per altro attesta la Pec protocollata il 25 gennaio scorso con cui l’Ente ha aderito alla proposta della Regione. Non vorremmo che si tornasse a rischiare di averlo a Nardò alla luce della manifestazione di interesse espressa dall’amministrazione Mellone. L’articolo intende fare chiarezza affinchè il sindaco e la sua giunta dichiarino pubblicamente il loro diniego facendo seguire allo stesso i dovuti atti amministrativi".
"Chiediamo inoltre a Natalizio, assessore “Tecnico” all’ambiente se c’è di battere un colpo o pensa che l’ambiente riguardi solo la tutela del Parco di Portoselvaggio? Sempre sperando per lui che gli sia consentito di aprire bocca. I tecnici all’occorrenza lo fanno. Sin da subito verranno inoltre adottate tutte le iniziative necessarie a fronteggiare questa sciagurata ipotesi. Rileviamo, ancora una volta, l’assoluta mancanza di trasparenza, che era il primo punto nel programma del sindaco, e la assoluta mancanza di coinvolgimento dell’intera comunità".
"E’ singolare che non sia stata informata neppure la Consulta per l’Ambiente, ma la dice lunga sulla limpidezza e la mancanza di condivisione di certi percorsi. La cosa più grave è che anche il Consiglio Comunale ne sia stato esautorato. I presunti vantaggi fiscali per chi ospiterà la discarica non possono essere barattati con la salute dei cittadini che continuano a pagare un conto salato con la discarica di Castellino".
"Vorremmo rammentare al sindaco che c’è inoltre una delibera di consiglio approvata nel 2006 dall’allora sindaco Antonio Vaglio con cui si manifesta il dissenso del consiglio comunale di Nardò a qualsiasi soluzione che preveda come recapito finale lo smaltimento di rifiuti presso la discarica di Castellino, non solo!. Si deliberò di manifestare con fermezza “L’indisponibilità della Città di Nardò alla realizzazione di ulteriori impianti per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti”.
I consiglieri comunali:
Carlo Falangone, Giancarlo Marinaci, Roberto My, Daniele Piccione, Lorenzo Siciliano;
Pd Nardò
Centro Studi “Salento Nuovo”
Città Nuova
M.D.P. – LeU Nardò
NBC
Riprendiamoci Nardò
Udc
Unione Democratici e Popolari per Nardò