Si è tenuta questa mattina, nell’aula magna dell’edificio R2 del complesso Ecotekne (via per Monteroni) a Lecce, la presentazione dei nuovi corsi di laurea per l’anno accademico 2018/19 dell’Università del Salento.
Dopo l’introduzione del Rettore dell'Università del Salento, Vincenzo Zara e gli interventi dell’Assessore Formazione e Lavoro, Politiche per il lavoro, Diritto allo studio, Scuola, Università, Formazione Professionale della Regione Puglia, Sebastiano Leo, e del Sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, sono stati illustrati i nuovi corsi di laurea che arricchiscono l'offerta formativa di UniSalento: "Scienze motorie e dello sport"; "Management digitale"; "Governance euro-mediterranea delle politiche migratorie"; "Ingegneria delle Tecnologie Industriali".
Questi percorsi di studio, - le cui attività formative partiranno da ottobre 2018 e per i quali è già possibile immatricolarsi - sono il frutto di un grande impegno dei Dipartimenti che hanno lavorato sodo per assicurare la qualità delle proposte formative ampiamente apprezzate da CUN, MIUR e ANVUR.
"Il mondo del lavoro si è evoluto molto più rapidamente rispetto alla concezione culturale che noi abbiamo dello stesso. Per questo motivo nel pensare ai nuovi corsi di studio di Unisalento ci siamo messi, anche quest’anno, in ascolto delle richieste degli studenti, dei loro talenti, delle loro vocazioni – ha detto il Rettore dell’Università del Salento, Vincenzo Zara. – I quattro percorsi di studio che proponiamo rispondono alle esigenze formative del territorio, disegnano un modello di sviluppo del Mezzogiorno che guarda lontano e si candidano a diventare la scelta di tanti diplomati, ben al di là del confine regionale. Sono il frutto di un lavoro lungo e attento che si è concretizzato nell’accreditamento da parte di CUN, ANVUR e MIUR che ci ha concesso un numero di corsi di studio doppio rispetto a quello che sarebbe spettato al nostro Ateneo sulla base della sua dimensione (solo 2 nuovi corsi di studio). Una piccola soddisfazione che ci sprona ad andare avanti in questa direzione, sempre con la convinzione che lo studio, oltre che un diritto e anche un dovere - come oggi qualcuno ha sottolineato - è soprattutto bello e affascinante. Se qualcuno la pensa diversamente, forse ha avuto dei cattivi maestri. Quello che noi proviamo ogni giorno a non essere".
Insieme ai docenti Unisalento, che hanno presentato i nuovi percorsi di studio, hanno partecipato all’evento numerosi ospiti che hanno voluto confermare la validità della nuova offerta formativa portando la loro esperienza personale e professionale.
per il Corso di laurea triennale in "Management digitale"
• Vittorio Boscia, Professore ordinario di Economia degli intermediari finanziari
• Giancarlo Negro, Presidente Confindustria Lecce
Proposto dal Dipartimento di Scienze dell’Economia, è un percorso formativo profondamente innovativo nel campo dell’economia che ha l’obiettivo di formare profili professionali che esprimono competenze manageriali legate alle ICT (Information and Communication Technology) nei settori industriali e nelle pubbliche amministrazioni. Il percorso formativo integra conoscenze e competenze di carattere aziendale, economico e giuridico, finalizzate alla gestione dei profondi mutamenti che l’introduzione delle tecnologie digitali ha generato nei modelli organizzativi d’impresa e di competizione sui mercati. Inoltre, acquisendo specifiche competenze informatiche e quantitative, il laureato sarà in grado di raccogliere ed elaborare la grande mole di dati che l’economia digitale mette a disposizione, utilizzandola a fini strategici nella gestione di impresa e nelle sfide di mercato.
per il Corso di laurea triennale in "Scienze motorie e dello Sport"
• Loredana Capobianco, Professore associato di Biochimica
• Studenti UniSalento premiati ai Campionati Nazionali CUSI 2018: Samuele Di Coste, Ingegneria, medaglia di bronzo (Scherma – Spada); Sabrina Primaverile, Lettere e filosofia, medaglia di bronzo (Taekwondo – Combattimento 67 kg); Lucia Semeraro, Lettere e filosofia, 2 medaglie di bronzo (Taekwondo – Forme e freestyle)
Proposto dal Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche ed Ambientali, il corso interateneo è finalmente operativo anche nell’Università del Salento in collaborazione con la Scuola di Medicina dell’Università di Bari, oggi rappresentata dal prof. Francesco Fischetti, docente di Metodi e didattiche delle attività sportive del Dipartimento di Scienze mediche di base, neuroscienze e organi di senso.
Prevede l’acquisizione delle conoscenze anatomiche, biochimiche, biomeccaniche, fisiologiche e l’apprendimento delle tecniche motorie e sportive. Il corso fornisce anche le basi pedagogiche per condurre programmi di attività motoria e sportiva a livello individuale e di gruppo, finalizzate al mantenimento e potenziamento del benessere psicofisico della persona. Il laureato in Scienze Motorie e dello Sport avrà competenze per svolgere attività professionali in strutture pubbliche e private o in organizzazioni sportive e ricreativo-sociali, con particolare riferimento alla conduzione, gestione e valutazione di attività motorie finalizzate alla prevenzione e al mantenimento del benessere psico-fisico mediante la promozione di stili di vita attivi.
Per questo corso è stato ottenuto l’accreditamento condizionato da parte dell’ANVUR, ossia la richiesta di investire con docenza nel settore M-EDF, cui si ottempererà nell’arco del triennio con l’apporto fondamentale dell’Università di Bari.
per il Corso di laurea magistrale in "Governance euro-mediterranea delle politiche migratorie"
• Manolita Francesca, Direttore del Dipartimento di Scienze giuridiche
• Alessandro Valenti, Regista e sceneggiatore
Proposto dal Dipartimento di Scienze Giuridiche, affronta il delicato e quanto mai attuale aspetto della governance dei fenomeni migratori preoccupandosi di definire nuove figure professionali in grado di cogliere e conseguentemente di gestire la complessità di tutti questi aspetti. Lo scopo è di definire nuove strategie che, da un lato, tengano conto dei diversi profili - giuridici, sociali, economici, storici e geografici - coinvolti; e dall’altro, siano finalizzate a realizzare società inclusive, consapevolmente interetniche e interculturali. Gli sbocchi occupazionali che il corso intende garantire sono diversi ed investono il piano locale, nazionale e sovranazionale. I suoi laureati potranno infatti accedere alle istituzioni pubbliche nei ruoli di funzionari e dirigenti amministrativi in ambito ministeriale, regionale, locale; ai quadri delle istituzioni sovrastatali con funzioni di elevata responsabilità (Unione Europea, Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, Consiglio d'Europa); alle organizzazioni non governative attive in campo umanitario; ed infine alle cooperative che lavorano nel settore dell’accoglienza e dell’integrazione.
per il Corso di laurea triennale in "Ingegneria delle Tecnologie Industriali"
• Alfredo Anglani, Vicedirettore alla didattica del Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione
• Sergio Molinari, Consiglio Nazionale dei periti industriali e dei periti industriali laureati
Proposto dal Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione, rappresenta un’assoluta novità nel sistema universitario nazionale in quanto è un "corso di laurea sperimentale ad orientamento professionale", una categoria di corsi di studio avviati per la prima volta in Italia a partire dall’anno accademico 2018/19. In Italia ce ne sono solo 14, su un totale di circa 4500 corsi di studio complessivi. L’Università del Salento ha accettato sin da subito di far parte di questa sperimentazione nazionale che prevede, su preciso input ministeriale e governativo, di avviare anche in Italia, una formazione terziaria professionalizzante, al pari di quanto già accade, da molto tempo, in altri Paesi europei, tra cui Francia e Germania. Il corso mira essenzialmente a formare tecnici laureati professionisti che possano trovare occupazione nell’ambito di ordini e collegi professionali, negli uffici tecnici di aziende produttive e di servizio. I principali sbocchi professionali dei laureati in Ingegneria delle tecnologie industriali sono quindi legati alla libera professione e all’impiego nei sistemi industriali.