Esuberi Conad, avviata la procedura di mobilità per 39 dipendenti dell'Ipermercato di Cavallino. L'allarme dei sindacati:"Si punti a una proroga dei contratti di solidarietà"

Clima teso e preoccupazione alta in questi giorni fra i dipendenti dell’ipermercato Conad di Cavallino gestito dalla società Zeus. Proprio nel cuore dell’estate, l’Azienda ha avviato la procedura di mobilità per 39 addetti, su un totale di 127 lavoratori occupati nel punto vendita.

 

L’apertura della procedura era già stata annunciata agli inizi dell’anno ed è stata avviata già in diversi punti vendita della Puglia e non solo, ma i sindacati non ci stanno. Antonella Perrone, segretaria generale Uiltucs Lecce, (Nella foto) e Daniela Campobasso, segretaria provinciale della Filcams Cgil, seguono da mesi la vicenda degli esuberi e ritengono “irricevibili” le proposte dell’Azienda.

Uiltucs e Filcams respingono in toto le proposte tese a ridurre il personale e invitano l’Azienda ad una seria valutazione dei numeri dell’organico necessari per gestire le superfici e i reparti dell’ipermercato Conad di Cavallino. Per i due sindacati, sono inaccettabili anche le proposte avanzate sull’aspetto relativo agli scatti di anzianità: le sigle sindacali rigettano qualsiasi forma di politica derogatoria al Contratto nazionale.

Il sindacato, dopo aver consultato tutti i lavoratori, cercherà qualsiasi soluzione possibile e condivisa per azzerare gli esuberi dichiarati. Già il 26 luglio scorso, durante il primo incontro con l’azienda, le organizzazioni sindacali hanno ricordato che i lavoratori della Zeus ormai da anni sono sottoposti a sacrifici salariali in seguito al ricorso agli ammortizzatori sociali, contribuendo attivamente alla ripresa, sia pur contenuta, dei volumi di vendita.

I due sindacati hanno quindi chiesto al Ministero del Lavoro un approfondimento relativo alla possibilità di proroga del contratto di solidarietà in scadenza a settembre (più di un anno fa l’azienda aveva quantificato 55 esuberi su 130 dipendenti) per un ulteriore periodo. In tal modo si consentirebbe alle parti di valutare modalità di assorbimento degli esuberi.

“Siamo molto preoccupati perché l’azienda ha dichiarato lo stato di crisi dal 2013, accedendo a una serie di ammortizzatori sociali, ma dei dieci ipermercati che fanno capo a Conad Adriatico (in Puglia, Molise e Abruzzo), solo tre sono usciti dallo stato di crisi aziendale”, dichiarano Perrone e Campobasso. “Per questo – aggiungono - riteniamo necessario respingere i tentativi frettolosi di realizzare accordi penalizzanti per il salario ed il lavoro mettendo in discussione le argomentazioni poste dall’azienda. Piuttosto vogliamo promuovere azioni diverse finalizzate a ridimensionare gli esuberi, per evitare di mettere in ginocchio 39 famiglie del nostro territorio”.

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