Lecce: è polemica sulla presunta riduzione del tetto minimo di accesso alla Tari Sociale. Salvemini:"Accuse false e infondate"

E' polemica riguardo al tetto minimo per accedere alla Tari sociale. Il consigliere Monosi spara a zero sulla “Tari Sociale” e sulla presunta riduzione del tetto minimo per accedere alla suddetta misura (da 6.000 euro a 3.000 euro).  La replica del sindaco Carlo Salvemini: "Accuse false e infondate".

 

Per il consigliere Monosi "Il sindaco Carlo Salvemini, anche assessore ai tributi, inganna il Consiglio Comunale e truffa le famiglie leccesi. Nella seduta del 29 marzo scorso fu approvata l’esenzione dalla tassa rifiuti per tutte quelle famiglie con ISE pari o inferiore ad euro 6mila. La platea sarebbe stata abbastanza larga e quindi già da subito si capì che questa sarebbe stata solamente un’operazione proclamo. Infatti nel corrispondente bilancio non furono stanziate le somme necessarie per coprire l’agevolazione. Contestai il fatto intervenendo in Consiglio Comunale e denunciandolo alla stampa".
 

Ma il sindaco non ci sta e replica seccato: “Se il consigliere Monosi avesse partecipato al Consiglio Comunale del 31 luglio avrebbe appreso dalla mia voce i termini della questione legata alla TARI SOCIALE, evitando così di esprimere un’accusa politica grave e infamante. Tale è infatti l’addebito di “truffa” ordito a danno dei leccesi per volontà del sottoscritto. Le parole sono pietre e vanno maneggiate con cura, in primis da chi ha sulla propria pelle potuto misurarne l’impatto.

I fatti dicono che con la delibera n. 95 del 31 luglio, il Consiglio ha deciso all’unanimità - quindi con il voto favorevole dei consiglieri di centro destra corresponsabili della denunciata truffa - di prolungare il termine di presentazione delle richieste di agevolazioni TARI al 30 giugno, apportando al testo del regolamento IUC esclusivamente le modifiche evidenziate in grassetto. Il riferimento all’importo di € 3.000,00 è solo un errore materiale (sfuggito in sede di scrittura della delibera) che come ben sa Monosi non modifica la volontà del Consiglio; che non ha in nessun caso il potere di disporre la revoca o la modifica di agevolazioni già concesse.

Il consigliere che conosce tali circostanze volutamente le confonde, per non dover ammettere che il fabbisogno finanziario delle oltre 300 famiglie con un ISEE non superiore a € 6.000,00 che hanno ottenuto l’agevolazione è di circa € 85.000, ovvero, in linea con la previsione di bilancio e ben lontana da quella, di oltre 1 milione di euro, pubblicizzata reiteratamente dallo stesso ex assessore.

Peraltro, non è vero che l’Ufficio ha respinto le domande arrivate nel mese di giugno. Evidentemente all’ex assessore disturba non aver pensato prima e meglio alle famiglie meno abbienti, nonostante la gestione decennale di bilanci comunali a più riprese criticata dalla Corte dei Conti. Il fatto oggettivo e incontestabile è che quest’anno per la prima volta 332 contribuenti godranno di una esenzione al 100% della TARI, 210 di un’esenzione al 50%, per un totale di 542 beneficiari complessivi. Una novità assoluta dall’evidente impatto sociale.

Questa è la novità della TARI SOCIALE con la quale Monosi ha evidentemente difficoltà a misurarsi. E che lo spinge scompostamente a lanciare accuse gravi, infondate, false”.

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