Una nuova biblioteca civica che si affaccia sul chiostro dell'ex convento dei Teatini. È “I Teatini nel frattempo...”, collocata in uno spazio, aperto a tutti, al pianterreno dell'ex Convento nel quale sarà possibile da oggi leggere, giocare, costruire, disegnare, stare insieme condividendo libri, storie, laboratori.
Il progetto prende le mosse da un finanziamento del Centro per il Libro e la Lettura (Cepell) della Direzione Generale del MiBACT, che ha riconosciuto un contributo economico al progetto “LecceOpenLibraries: biblioteche aperte all’aperto” ideato e curato dalla Cooperativa Sociale Imago e sposato dall'amministrazione comunale, che ha concesso in comodato d'uso gratuito uno spazio comunale finora sottoutilizzato. Al termine del progetto, che scadrà a dicembre 2018, arredi e attrezzature acquistate con i finanziamenti del Cepell resteranno in comodato d'uso gratuito al Comune di Lecce per cinque anni per continuare a realizzare attività di promozione della lettura a favore dei bambini.
Teatini ma non solo: il progetto Open Libraries, infatti, prevede un programma di promozione della lettura per ragazzi e famiglie da realizzare contemporaneamente in differenti punti della città secondo una logica di rete che si dirama da un punto centrale, la biblioteca ai Teatini, verso i Parchi della città: il Parco di Belloluogo, la Villa Comunale, Parco Tafuro e il Parco Melissa Bassi (trax road). In questi luoghi, oltre ad iniziative di promozione della lettura, saranno anche posizionate le “bibliocasine”, casette di legno al cui interno saranno inseriti dei libri, da collocare nei luoghi interessati dalle attività, e le “panchine letterarie” installate nei pressi dei presidi saranno veicolo di scambio di libri che potranno essere lasciati sulla seduta. Le postazioni della biblioteca nei parchi saranno riconoscibili anche dalla presenza della “Bibliobicicletta”, simbolo del progetto.
Questo è un momento straordinario nel senso letterale del termine: fuori dall'ordinario – dichiara il sindaco Carlo Salvemini – In città apre formalmente uno spazio di pubblica lettura, all'interno di un monumento storico, con le caratteristiche dei luoghi che assolvono a funzioni non solo di promozione della lettura ma di promozione dello spirito di cittadinanza. L'inaugurazione di oggi conferma le ragioni che mi hanno spinto a volere Antonella Agnoli qui con me: una operatrice che costruisce politiche culturali non attraverso la classica definizione di un cartellone di eventi ma attraverso iniziative di costruzione di relazioni, di luoghi e di identità. L'esperienza dei Teatini con il passare del tempo si definisce con più chiarezza di dettaglio. Sgombera il campo da polemiche a volte incomprensibili e sbagliate e si salda con le iniziative che abbiamo realizzato mettendo a bando risorse pubbliche per la realizzazione di progetti culturali nelle periferie. Sono tessere di un unico mosaico, costruito investendo le scarse risorse pubbliche che abbiamo per metterle a disposizione di chi ne ha effettivamente bisogno, al fine di sentirsi protagonista dei luoghi e degli spazi nei quali vive. Se c'è uno strumento che più di altri in questi tempi evidenzia l'anacronismo del “sovranismo” è la lettura. Se si affermasse l'idea che dovremmo leggere solo libri in lingua madre, ci priveremmo della straordinaria ricchezza dei libri tradotti. Senza i quali ci priveremmo di emozioni indescrivibili, di una ricchezza necessaria per la modernità. Questo per dire che la lettura, la cultura, i libri, sono un lievito fondamentale per far crescere in noi la ricchezza che porta nella nostra vita il riconoscimento dell'altro, la pratica dell'incontro, della convivialità e della curiosità. Ecco perché una biblioteca è importante e perché sfidiamo le ironie di chi crede che promuovere piccoli spazi di biblioteche civiche sia un'operazione provinciale, perché si appassiona solo ai grandi eventi. Per noi è evento tutto ciò che si costruisce con la cura dei dettagli nell'ordinarietà e nella quotidianità, e questo è il senso del nostro lavoro”.
“Abbiamo cercato di interpretare questo luogo, insieme alla Cooperativa Imago, come uno spazio di relazioni aperto a tutti – dichiara l'assessore alla Cultura del Comune di Lecce Antonella Agnoli – Per noi questa biblioteca deve essere un ambiente nel quale ci si mescola con gli altri: studenti, famiglie, mamme con bambini, nonni, papà. La abbiamo chiamata “Nel frattempo...” perché a dicembre inaugureremo la biblioteca civica agli Agostiniani. Ma di certo faremo di tutto perché anche questa diventi un luogo permanente, anche perché proprio ai Teatini, con la presenza della scuola dell'infanzia gestita dalle Suore, abbiamo bambini di tutte le età che vorremmo sentissero questo luogo come proprio. Ringrazio anche chi ha contribuito ad arricchire questa biblioteca e l'altra più grande: la biblioteca multiculturale, la casa editrice Cartusia, la casa editrice Giunti e poi una mia amica, esperta di letteratura per ragazzi, che ci ha donato i tanti volumi per ragazzi che lei riceve ogni giorno per recensirli. Aspettatevi tante idee per Natale perché tutta la città contribuirà alle biblioteche di Lecce. Lo spazio di questa biblioteca è flessibile, abbiamo scelto mobili che suggeriscano una idea di casa. Abbiamo il fasciatoio per le mamme e uno spazio dove si può allattare il proprio bambino. Un obiettivo importante, per noi, è che il portico dei Teatini venga usato dai bambini per giocare. Dico anche che cerchiamo volontari. Non perché non ci siano persone che cureranno lo spazio, ma perché i volontari sono cittadini attivi che possono animare questo luogo: la prima cosa che faremo, infatti, sarà un corso di lettura a voce alta, per imparare a leggere le fiabe ai bambini”.
“Questo progetto nasce dall'assenza di un luogo come questo a Lecce, un luogo dove consentire ai più giovani e ai più piccoli in particolare di fare l'esperienza della biblioteca – dichiara Loredana Gianfrate, presidente della Cooperativa Imago – Un progetto innovativo che intende promuovere la lettura attraverso tante attività che si svolgeranno tutti i giorni, eccetto il lunedì. Non si tratta di un esperimento ma di una esperienza che prevede la presenza di spazi arredati con cura, di spazi per le neomamme, per le mamme coi bimbi più grandi, di una selezione accurata di libri per tutte le età, di rubriche, come le storie ad alta voce con i nonni, di gruppi di lettura, di una giornata dedicata alla lettura interculturale e di tanti laboratori. Insomma un'esperienza che coinvolgerà la comunità con l'idea che la lettura può essere tanto altro e che si arricchirà col tempo e con il sostegno dell'intera comunità”.
“A Lecce mancava una piccola biblioteca civica come questa, uno spazio che in genere nel centro e nord Italia è ordinario e che invece al Sud si fa fatica a trovare – dichiara Vincenzo Santoro, responsabile dipartimento Cultura e Turismo di Anci – Il fatto che la città abbia avviato una serie di cantieri anche in poco tempo per la realizzazione di biblioteche, non può che farmi contento prima di tutto come cittadino. La biblioteca “nel frattempo...” è un’interessante operazione di partenariato pubblico e privato, in cui il privato è uno dei soggetti a livello nazionale più avanzati, più specializzati, e dimostra come si possa rispondere all’esigenza del tema dei servizi delle biblioteche, non solo attraverso grandi investimenti infrastrutturali importanti, ma anche attraverso investimenti non così complessi e non così importanti dal punto di vista economico. Quindi, indica anche una strada che gli investitori pubblici potrebbero seguire, perché il tema dell'infrastrutturazione, se non è legato al tema gestione dell’animazione dei luoghi, per cui ci vogliono risorse differenti, probabilmente rischia di non essere sufficientemente efficace per incidere su ciò che ci interessa di più: cambiare una realtà che ci dice che in Italia si legge poco, e anche del tema più generale della comunità culturale”.