La partita gira quando Alessandro MIrarco para il penalty che avrebbe permesso, se realizzato, di chiudere i giochi in favore del Taranto. L'inerzia della partita da quel momento volge in favore dei granata. Che fanno loro il derby del sud, la partita di cartello valida per la dodicesima giornata del campionato di Serie D/H.
Una partita attesa quella tra Nardò e Taranto non solo per antiche ruggini ma anche per la posta in palio tra due squadre che navigano nella zona nobile della classifica. Terza il Taranto, quarta la Nardò di mister Taurino. Il match comincia con una decina di minuti di ritardo a causa dei festoni di carta che finiscono sul campo. (La foto di copertina è di Salvatore Bello). E che devono essere rimossi. In avvio partita al piccolo trotto. Taurino è costretto a fare di necessità virtù a causa delle tante, troppe, assenze. Il Nardò pare un ospedale da campo. Fuori gli attaccanti titolari, Molinari, Kyeremateng (Squalificato) e Tiziano Prinari quest'ultimo alle prese con un fastidioso problema muscolare che lo tiene fuori dal campo già da un mesetto. Neanche Mingiano è ancora al meglio. Al comunale c'è un bel colpo d'occhio, in tribuna c'è anche l'ex presidente Fanuli. I tifosi al seguito del Taranto sono poche decine.
I granata sono disposti nel tradizionale 3-5-2, in avanti a pungere Cordella e la "pulce" Palmisano. Quest'ultimo al termine del match sarà indiscutibilmente il migliore in campo. Un furetto imprendibile per la difesa rossoblu. Il Taranto di Panarelli è disposto nel solito 4-3-2-1. D' Agostino è a ridosso Oggiano e Favetta. A mettere il naso in avanti è proprio il Taranto che passa in vantaggio al 14’ del primo tempo. E' D’Agostino a far secco Mirarco ingannato dalla deviazione di Giglio. Al 20esimo l'azione che cambia il match: calcio di punzione in favore del Taranto, Bertacchi colpisce la sfera ed il direttore di gara non esita: calcio di rigore per i rossoblu. Mirarco riesce con un guizzo a disinnescare il pericolo.
Da qui l'inerzia del match volge in favore dei padroni di casa. Palmisano semina lo scompiglio nelle maglie difensive del Taranto. Proprio Palmisano di testa per poco non pareggia le sorti del derby. Il primo tempo si conclude con il vantaggio per 1-0 della squadra ospite. Al minuto 52 è sempre Palmisano innescato da Bolognese a gonfiare la rete, con il contributo della difesa tarantina. Poco dopo è sempre il folletto granata a slalomeggiare nell'area avversaria e a mancare il raddoppio davvero di poco. Al 57’ Manzo atterra sempre un Palmisano in gran spolvero in area. L'arbitro lo espelle perchè alla sua seconda ammonizione. Taranto in dieci.
Ad occuparsi del rigore il capitano Bertacchi che realizza e porta il Nardò meritatamente in vantaggio. Al 65’ prova a farsi rivedere il Taranto: cross di Carullo per Oggiano che anticipa Mirarco sul primo palo ma il controllo del trequartista ionico non è ottimale. Un minuto dopo ancora Nardò pericoloso: contropiede di Palmisano, apertura per Bolognese che prova la conclusione dal limite dell’area ma chiude troppo. Al 70’ grande intervento di Mirarco su tiro al volo di Favetta: palla in corner. Sugli sviluppi, Oggiano colpisce il palo esterno e la sfera termina sul fondo.
Al 77’ è ancora un'insidia dei rossoblu ma sventa Mirarco, quattro minuti di recupero concessi e poi esplode la grande festa del Nardò. I granata era da sei anni che non brindavano ad un successo con il Taranto finì 3 a 2. Il Nardò è in striscia utile da cinque turni.
NARDO’ – TARANT0 2-1
Reti: 14’ D’Agostino (TA), 52’ aut. Ferrara (N), 56’ rig. Bertacchi (N)
NARDO' (3-5-2): Mirarco; Aquaro, Benvenga, Giglio; Senè (75’ Centonze), Gigante, Bolognese, Bertacchi, Versienti; Palmisano (84’ Greco), Cordella (69’ Arario). A disposizione: Rizzitano, De Pascalis, Mingiano, Centonze, Muci, Miccoli, Lezzi. All. Taurino
TARANTO (4-2-3-1): Antonino; Pelliccia (57’ Guadagno), Lanzolla (77’ Ancora), Ferrara, Carullo; Manzo, Marsili (72’ Massimo); Di Senso, D'Agostino, Oggiano; Favetta. A disposizione: Cavalli, Gori, Ancora, Squerzanti, Massimo, Miale, Salatino, Bova. All. Panarelli
ARBITRO: Simone Galipò di Firenze. ASS.: Lorenzo D’Ilario di Tivoli – Matteo Mattera di Roma 1
AMMONITI: Cordella (NAR), Manzo (TAR), Lanzolla (TAR), Bertacchi (NAR), Mirarco (NAR), Benvenga (NAR), Gigante (NAR), Di Senso (TAR), Ferrara (TAR)
ESPULSI: Manzo (TA)