Il neo presidente della Provincia di Lecce nonché sindaco di Gallipoli Stefano Minerva ha assegnato le deleghe ai consiglieri provinciali di un Ente, che pur essendo di secondo livello rappresenta comunque istanze rilevante sul fronte dell’Ambiente, della Viabilità e dei Trasporti. La delega ai trasporti è andata ad un esponente del movimento di estrema destra Andare Oltre. Ed è polemica.
A Massimo Romano è andata la Vice Presidenza e la delega al Welfare ed allo Sport. Ad Ippazio Morciano la delega ai Lavori Pubblici, Edilizia Scolastica, Viabilità, Espropri, Patrimonio. A Vincenzo Toma la delega al Bilancio, al Personale ed all’Organizzazione dell’Ente. A Daniele Piccione la delega alla Tutela e alla Valorizzazione dei Parchi e dell’Agricoltura. Al consigliere Antonio Tondo la delega ai Trasporti. Alla consigliera Anna Inguscio la delega alla Tutela Ambientale ed al Contenzioso. Ad Assunta Cataldi Politiche Culturali e Promozione Turistica del Territorio. A Paolo Fiorillo, infine, Sviluppo Economico, Politiche Europee ed Assistenza agli Enti Locali. Il capo di gabinetto è Andrea Romano.
La nomina di Antonio Tondo ai Trasporti, consigliere in quota ad Andare Oltre, ha sollevato e solleverà un vespaio di polemiche. Anche perché l’accordo che ha portato linfa a Minerva arriva da un movimento evidentemente di estrema destra, che va così oltre (e non si sa mai dove) da non disdegnare le cerimonie in onore del camerata Ramelli. Che c’azzecca con la sinistra e con il Pd? Dovrebbe spiegarlo ad esempio Minerva che è il pupillo di Emiliano e che del Pd fa ancora parte. (Emiliano invece si è affrettato a lasciare il Partito "per ragioni legate al mio ruolo di magistrato, sia pure in aspettativa per mandato elettorale". Una decisione "dolorosa ma inevitabile").
Andare Oltre, giusto per non farsi mancare nulla, ha votato anche alle primarie del Partito Democratico in perfetto accordo con il governatore Emiliano che con il sindaco di Nardò va d’amore e d’accordo. Dopo il pastrocchio elettorale in Provincia la consigliera comunale Paola Mita di Forza Italia, in aperto dissenso, ha lasciato la maggioranza di Palazzo Personè, dinanzi a questo quadro a tinte fosche la Lega nicchia, rendendo alquanto nebuloso lo stesso futuro della coalizione di centrodestra. Non che a sinistra la situazione volga al sereno. Tutt’altro.
Per Marcello Risi ex sindaco di Nardò ed esponente da quando aveva i calzoni corti della sinistra salentina, “Stefano Minerva ha partorito una giunta incestuosa, ennesima pugnalata alla bella politica. I valori del centrosinistra, e fra questi la coerenza, ricevono l'ennesima mortificazione. Se avessero votato i cittadini, anziché il ceto degli amministratori, difficilmente sarebbe venuta fuori una schifezza così indigeridibile. Ma neanche davanti ad un quadro così nero chi crede nei diritti e nella libertà ha il diritto di arrendersi. Come tutte le peggiori tempeste, anche questa passerà”.