Valori di nichel superiori alla norma nei pozzi della alla ex discarica Castellino di Nardò: i tecnici dell’Arpa Puglia confermano i risultati delle analisi effettuate e puntano il dito contro la struttura di proprietà della Mediterranea Castelnuovo, chiusa nel lontano 2007.
Che le responsabilità della presenza di Nichel siano da ricondurre al gestore lo afferma adesso anche il Tar di Lecce. Con una sentenza pubblicata ieri il Tribunale Amministrativo ha respinto il ricorso condannando la Mediterranea Castelnuovo 2 al pagamento delle spese processuali ad Arpa, liquidate in complessivi 2 mila euro. A distanza di dodici anni, con la fase di post gestione ferma alla caratterizzazione e assolutamente a rilento perché mancano i soldi e la Regione non ha ancora messo a disposizione i 5 milioni di euro indispensabili, l’impianto continua a provocare problemi. E soprattutto a destare grande preoccupazione nella più popolosa comunità della provincia di Lecce.
L’Arpa in buona sostanza ha rilevato un superamento del parametro nichel nei pozzi numero 2 di circa 25 microgrammi per litro, e nel numero 3 di circa 30 microgrammi per litro. A fronte di un limite di 20 microgrammi per litro con valori che sono sostanzialmente rimasti stabili rispetto ai dati del 2014. (Erano 25 su 20 nel 2013 e 30 su 20 nel 2014). La messa in sicurezza pare ancora ben lontana dalle stringenti attese dei cittadini.