Entreranno a breve in servizio i dieci ispettori ambientali della città di Nardò, che vigileranno sulle “buone prassi” dei neritini. Al termine del corso gratuito di formazione, si è proceduto infatti alla nomina delle dieci figure che devono appunto vigilare sul rispetto dei regolamenti comunali e delle ordinanze sindacali in tema di deposito, gestione, raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani, contestando eventuali violazioni, ma hanno anche il compito di informare, educare, prevenire e infine segnalare alla Polizia Locale ogni atto e comportamento contrari alla difesa del suolo e del paesaggio e alla tutela dell’ambiente.
Ferma restando, ovviamente, la competenza degli uffici e degli agenti di Polizia Locale per le attività connesse con l’accertamento e la contestazione delle violazioni. I dieci ispettori ambientali svolgeranno il servizio in forma volontaria e gratuita (con un rimborso spese massimo di 50 euro al mese), saranno coordinati da Wanda Maria Dolce e avranno una pettorina e un tesserino di riconoscimento.
Gli ispettori sono Angela Martina, Giovanni Natalizio, Gabriele Indennitate, Monica Petrucci, Erica De Paola, Paolo Zippari, Paolo Biagino Spano, Francesco Marzano, Salvatore Casciaro ed Elisabetta Begucci.
“Gli ispettori – spiega l’assessore all’Ambiente Mino Natalizio – saranno un supporto fondamentale per la nostra Polizia Locale sul fronte ambientale in generale e per tutti quei comportamenti irrispettosi del vivere civile, che creano un danno all’ambiente e al decoro della città.
Il nuovo servizio di raccolta differenziata, ad esempio, dopo qualche mese di legittimo rodaggio, è in qualche caso la “vetrina” degli sporcaccioni e di chi ottempera alla raccolta e al conferimento nei bidoni con estrema superficialità. Una cattiva abitudine su tutte è quella dell’utilizzo del sacco nero, che, ribadisco per l’ennesima volta, non può e non deve essere usato.
Ma, differenziata a parte, gli ispettori ambientali saranno vere e proprio sentinelle dell’ambiente, a cominciare dalla vergognosa pratica degli abbandoni dei rifiuti in campagna o nelle strade di periferia. Tutti questi comportamenti non saranno più tollerati, lo diciamo da mesi e in tutti i modi, nessuno potrà dirsi sorpreso da richiami e multe”.
CHE FINE HANNO FATTO LE GEV? - In realtà nel territorio di Nardò già insiste e da tempo una nutrita pattuglia di Guardie Ecologiche Volontarie (GEV), sono dei cittadini che mettono a disposizione il loro tempo svolgendo funzioni di tutela del territorio. In molte regioni rientrano nell'apparato della protezione civile. Sono risorse preziose ma ignorate e sono tanti. Ecco qualche nome, giusto per fare qualche esempio: Stefano Dolce, Claudio Muci, Salvatore Inguscio, Mimmo Giannuzzi, Emanuela Rossi, Massimo Vaglio e tanti altri. Dovrebbero essere oltre una ventina ad aver conseguito un titolo e con un curriculum rilevante alle spalle, e sicuramente avrebbero potuto mettere la loro preziosa esperienza al servizio della comunità.
Anche le Guardie Ecologiche Volontarie svolgono gratuitamente un servizio per la tutela dell'ambiente, sono istituite e regolamentate da leggi regionali, hanno funzioni di polizia amministrativa, esercitando i relativi atti di accertamento, in servizio sono pubblici ufficiali. Inoltre le guardie che hanno acquisito anche la nomina nella materia ittica hanno funzioni, in tale materia, di polizia giudiziaria. A differenza delle guardie volontarie delle associazioni (ambientali, zoofile, caccia e pesca, agricole), sono regolamentate da leggi regionali, in altri casi e a seconda di quanto disposto dalle leggi regionali che le istituiscono, possono essere costituite in associazioni di volontariato. Perchè sprecare risorse pubbliche organizzando selezioni e corsi di formazione quando ci si può avvalere di personale già perfettamente qualificato nello specifico?
Forse non conviene alle pubbliche amministrazioni avvalersene perchè con le GEV si rischia inevitabilmente di "perdere il controllo" dei controllori. E le Gev sicuramente avrebbero operato in maniera probabilmente libera. Ci si chiede come mai nessuna amministrazione, anche precedente all'amministrazione Mellone, non se ne sia mai servita. Eppure il comune potrebbe avvalersene, così come potrebbe fare altrettanto la Provincia. Ci si chiede inoltre chi sarà chiamato a vigilare sui servizi di raccolta dei rifiuti e sulla puntuale manutenzione del verde pubblico. Se ne occuperanno sempre gli ispettori o spetterà agli agenti della Polizia Locale?