Sarebbero stati costretti a lavorare per ore sotto al sole, nei campi che in questo periodo sono adibiti a lunghe distese di angurie nel terrirtorio neritino, retribuiti presumibilmente dalle prime indagini con euro 1.40 a quintale di angurie raccolte e costretti a dormire in locali di fortuna.
I carabinieri della Compagnia di Gallipoli nella giornata appena trascorsa a Nardò, hanno sottoposto agli arresti domiciliari presso il suo domicilio un imprenditore agricolo del posto – A.L., 37enne con le accuse di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. Tra l’altro, da una delle nostre segnalazioni giunte in redazione in questi giorni, parrebbe che in alcuni campi neritini si continuerebbe a svolgere il lavoro agricolo negli orari vietati dall’ ordinanza “Anti Caldo” emanata dal primo cittadino del comune di Nardò.
Dalle indagini ricostruite dai militari,dopo una lunga osservazione nei campi dell’agro di Nardò, l’imprenditore agricolo avrebbe impiegato manodopera straniera sfruttandone lo stato di cessità. Durante il controllo sono stati individuati cinque operai di nazionalità tunisina intenti a raccogliere le angurie, inoltre i cinque nordafricani sarebbero stati alloggiati in strutture poco accoglienti e con carenza di servizi igienici. Non si fermano gli accertamenti per prevenire lo sfruttamento nei campi, gli organi inquirenti starebbero anche in queste ore indagando su altre presunte irregolarità su tutto il territorio salentino. L'uomo è difeso dall'avvocato Anna Sabato.
A Nardò proprio per prevenire il fenomeno del caporalato è attivo un centro presso Boncuri che avrebbe "Sulla carta" la disponibilità di circa 320 posti. Sulla carta però. Perchè per avere accesso al campo occorre che i lavoratori siano stati regolarizzati. Nel campo vi sono 80 casette con quattro posti letto ciascuna, dotate di aria condizionata e servite da container con bagni e docce. Il campo è costato circa due milioni di euro ed il costo di ricovero dei moduli e di smontaggio e di guardiania è ogni anno a carico del comune. Il primo cittadino a bilancio della scorsa stagione ebbe a dire: "Non esiste più, fatti alla mano, il sistema emergenziale che per trent’anni ha vessato la città e i lavoratori, giunti su territorio e sfruttati. Sfruttamento che contrastiamo anche con l’ottima ordinanza anticaldo, ormai alla terza stagione di applicazione".