Siamo di fronte ad un caos impressionante, generato da una disorganizzazione incredibile che nasce dalla volontà di realizzare opere che alla Città non portano un'utilità o un valore aggiunto, ma un danno irreparabile. I cittadini si stanno rendendo sempre di più conto di quanto Mellone e i suoi siano deleteri per Nardò man mano che folli decisioni come una pista ciclabile larga 3 metri e che attraversa le principali vie del centro, già gravate da un piano traffico inadeguato, divengono esecutive.
Fare di via Bonfante una strada a senso unico rappresenta solo uno dei tasselli dell'incapacità amministrativa incarnata da Mellone e i suoi amici. Mi chiedo quando questa gente deciderà di asfaltare le decine di strade ridotte a colabrodo, riqualificare interi quartieri degradati della Città come la zona 167 dove i residenti sono stati traditi dalle promesse da marinaio del Sindaco e di qualche suo sodale che va in giro a fare lo sceriffo, piuttosto che spendere i quattrini dei neretini in modo scellerato.
A cosa serve una pista ciclabile in una Città che non nutre di un trasporto pubblico, che non è stata accompagnata per gradi verso un processo di mobilità sostenibile, che vede, ancora, tir e camion attraversare indisturbati le principali arterie del centro.
Ovviamente tutte queste scelte, dai sensi unici decisi in 24 ore, alle piste ciclabili, alle cancellazioni dei parcheggi vengono compiute senza consultare ed ascoltare residenti ed operatori commerciali delle zone interessate. Si fa e si disfa a proprio piacimento, tanto ad essere colpiti, a vivere i disagi, a vedersi ridotto l’incasso della giornata non sono certo gli inquilini di palazzo persone, rinchiusi nelle loro stanze del potere.
Diciamocelo chiaramente. Questa come le altre (rotatorie e sculture in ferro) è un'opera utile solo alle tasche di chi la sta realizzando e a quelle di qualche tecnico. Della vita quotidiana dei neretini, questi signori, se ne fregano altamente.
Lorenzo Siciliano
Consigliere Comunale
Partito Democratico