Si scrive "Cercavo il mare", si legge riflessione sulle marine leccesi, per interpretare i cambiamenti e coinvolgere le comunità

Si terrà il 14 settembre a Lecce (Open Space, ore 17:30, ingresso libero) la tavola rotonda “Cercavo il Mare. un atlante delle marine leccesi per raccontare il paesaggio, interpretare i cambiamenti, costruire identità”, una riflessione, con autorevoli rappresentanti istituzionali, giornalisti, operatori e cittadini, sulle marine leccesi, i cambiamenti del paesaggio, le identità delle comunità coinvolte.

 

L’incontro, moderato dal giornalista Giancarlo Greco, sarà incentrato in particolare sulla ricerca e sulla documentazione fotografica come strumento di lettura del paesaggio, oltre che sul rapporto tra valore estetico delle immagini e sulla necessità di interpretare e rappresentare i cambiamenti in atto nelle città e nelle periferie culturali.

Ad aprire l’incontro, i saluti istituzionali di Carlo Maria Salvemini, Sindaco di Lecce, e di Loredana Capone, Assessore all’industria turistica e culturale, gestione e valorizzazione dei beni culturali della Regione Puglia. La tavola rotonda vedrà la partecipazione dei seguenti relatori: Arch. Maria Piccarreta, Soprintendente archeologia belle arti e paesaggio Brindisi, Lecce e Taranto;Angela Barbanente, prof. Ordinario Università di Bari e già Assessore Regione Puglia;Rita Miglietta, assessore all’Urbanistica e alle Marine, Città di Lecce;Alessandro Delli Noci, vicesindaco e Assessore ai lavori pubblici, città di Lecce;Tiziana Lettere, presidente AIAPP Puglia.

Nel corso dell’evento sarà presentato da Samuele Vincenti, il sito internet cercavoilmare.it, realizzato con il contributo del Comune di Lecce e primo step di un progetto più ampio che prevede la messa in mostra delle foto più significative scattate nelle marine leccesi negli ultimi due anni dai fotografi e dai giornalisti della associazione “ArgentoVivo”, oltre alla pubblicazione di un volume fotografico.

L’incontro è accreditato dall’Ordine dei Giornalisti di Puglia con 3 crediti formativi. La registrazione deve pervenire per mezzo della piattaforma SIGEF.

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