Torneranno anche nel 2020. Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, soddisfatto per il buon esito della sesta edizione, ha confermato ai dirigenti provinciali del sindacato che l’evento di Lecce si farà anche il prossimo anno. E sarà la quinta volta consecutiva, per il capoluogo salentino. Sarà confermato anche il format itinerante in giro per l’Italia: quest’anno infatti le Giornate del Lavoro hanno fatto tappa a Bologna e Roma.
L’edizione appena terminata, incentrata sul tema “Il cambiamento è”, è stata un successo, sotto molteplici aspetti. Innanzitutto per il coinvolgimento della cittadinanza. Le location del chiostro dell’ex convento dei Teatini, di piazza Duomo, del Teatro Apollo e delle Officine Cantelmo hanno sempre registrato il sold-out. Il livello degli ospiti – su tutti il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, i ministri Giuseppe Provenzano e Francesco Boccia, don Luigi Ciotti, Gino Strada, Fabrizio Barca, Paolo Mieli, Enrico Mentana – ha attirato non solo i delegati nazionali e regionali della Cgil, ma anche tanti leccesi. Il Teatro Apollo, cornice di tre eventi, ha ospitato ogni volta 700 persone; alle Cantelmo per le lectio magistralis di Lucio Caracciolo e Salvatore Settis di domenica pomeriggio (in contemporanea con la partita del Lecce) c’erano oltre 200 persone; ai Teatini per le iniziative con i vicesegretari generali della Cgil, Vincenzo Colla e Gianna Fracassi, hanno partecipato 400 persone per evento. Infine la splendida risposta di piazza Duomo: 1.000 posti a sedere tutti occupati per l’intervista ai segretari generali Maurizio Landini (Cgil), Annamaria Furlan (Cisl) e Carmelo Barbagallo (Uil), per l’iniziativa con Gino Strada sull’accoglienza e per il dibattito sulla libertà di stampa. Così come hanno riscosso un notevole successo di presenze i concerti della Municipal e di Antonio Castrignanò, che hanno fatto ballare un migliaio di persone ai piedi del campanile.
È stata un’edizione dai numeri importanti: tra ospiti, delegati e iscritti sono arrivate a Lecce 1.500 persone che, insieme con i tanti turisti che hanno scelto il Salento nello scorso weekend, hanno riempito le strutture alberghiere (2.400 i pernottamenti totali), i ristoranti (non solo i 22 locali convenzionati) ed i bar della città. “Le Giornate del Lavoro sono diventate un appuntamento importante dell’agenda politica, economica e sociale del Paese in cui parlare del lavoro da ogni punto di vista”, spiega il segretario generale della Cgil Lecce, Valentina Fragassi. “Da leccese sento il dovere di ringraziare il Comune, la Soprintendenza, la Provincia, la Regione, la Diocesi e tutti gli enti che hanno patrocinato e reso possibile questa sesta edizione. Soprattutto ringrazio i miei concittadini, che con pazienza hanno sopportato qualche piccolo sacrificio e qualche involontario diniego dovuti a stringenti misure di sicurezza: penso alla chiusura di alcune strade domenica per la visita del presidente del Consiglio o alle persone che purtroppo non sono riuscite ad assistere ad alcuni eventi per la raggiunta capienza massima delle location e per il rispetto e la tutela dovute a beni artistici così delicati ed importanti come piazza Duomo, il Teatro Apollo e i Teatini. I leccesi hanno comunque risposto alla grande, con lo spirito di accoglienza che li contraddistingue e che fa la differenza. Ancora una volta Lecce ha confermato di essere contenitore ideale per dibattiti politici, sociali e culturali di alto livello, che arricchiscono la nostra comunità dal punto di vista culturale e che sono occasione di lavoro per tante piccole e medie imprese del turismo anche fuori stagione. Il nostro modello di turismo, che unisce cultura, dibattiti, spettacoli, diritti dei lavoratori e destagionalizzazione, è una sfida che Lecce può e deve vincere”.