Marcello Risi, avvocato, sindaco della Città di Nardò dal 2011 al 2016, ha presentato un esposto al Procuratore della Repubblica di Lecce, per denunciare presunte “gravi illegittimità nel procedimento amministrativo del Comune di Nardò avente ad oggetto l’alienazione di un immobile di proprietà comunale denominato ex gerontocomio”.
L’immobile è stato ceduto dal comune ad una società privata per il “prezzo/valore di 1.630.000,00 da corrispondere al Comune di Nardò, tramite l’esecuzione di lavori pubblici distribuiti approssimativamente in maniera proporzionale nell’arco massimo di tre anni”.
Secondo l’avv. Risi l’offerta come formulata è decisamente in contrasto con l’iter per la “cessione di immobili in cambio di opere” previsto dall’art. 191 del Codice degli appalti che si trascrive.
La legge prevede, infatti, un procedimento opposto a quello seguito dal Comune di Nardò: la gara si fa mettendo a bando l’opera pubblica da realizzare; la cessione dell’immobile rappresenta (in tutto o in parte) il corrispettivo.
La ratio della legge è chiara: rispettare i principi del libero mercato fra le imprese e selezionare l’impresa aggiudicataria dell’appalto sulla base di criteri meglio rispondenti all’opera da realizzare.
Le determine dirigenziali, peraltro, non fanno alcun riferimento alle opere pubbliche da realizzare e ad oggi non risulta versato alcun corrispettivo, né realizzata alcuna opera, mentre la proprietà dell’immobile è stata già trasferita dal comune ad un privato.
Sulla vicenda è stata presentata una interrogazione urgente a risposta scritta, da parte di un consigliere comunale di minoranza, inviata per conoscenza a tutti dirigenti interessati al procedimento.
La questione sarà affrontata nell'assemblea di Nardò Liberal, prevista per venerdì 27.