Venerdì 6 dicembre (ore 20:30 - ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria – info 0832099369) il Teatro Apollo di Lecce, con una serata dedicata al tema Dopo la luna, con la direzione artistica di Simone Giorgino e Davide Barletti, ospiterà la cerimonia di premiazione della sesta edizione del Premio letterario internazionale “Vittorio Bodini”.
La manifestazione è promossa dal Centro Studi Vittorio Bodini in collaborazione con Regione Puglia, Teatro Pubblico Pugliese, Polo BiblioMuseale di Lecce, Provincia di Lecce, i comuni di Lecce e Nardò, Università del Salento, la casa editrice Besa e con il sostegno di Coldwell Banker e Vestas Hotels e Resorts. Vincitrice di questa edizione è la poetessa romana, ma di origine sarde, Antonella Anedda, autrice della raccolta Historiae (Einaudi - 2018). La sua poesia è caratterizzata da sempre da una specie di sguardo a raggi infrarossi, da una capacità percettiva in grado di illuminare figure dell’invisibile, di evocare assenze e mancanze. E anche nella sua ultima raccolta, raccontando le tragedie dei migranti affogati nei nostri mari o la vita di chi va a cercare qualche avanzo nei cassonetti dei rifiuti, sono soprattutto le immagini a far procedere le «historiae».
Poeta, narratore, critico, operatore culturale, ritenuto unanimemente uno dei più raffinati interpreti e traduttori della letteratura spagnola, Vittorio Bodini, nato a Bari il 6 gennaio 1914 da una famiglia di origine e tradizioni leccesi e scomparso a Roma nel 1970, è uno dei più significativi e originali scrittori italiani del Novecento. Bodini è il poeta della luna e quest’anno la luna festeggia un anniversario importante: mezzo secolo fa, Neil Armstrong metteva per la prima volta piede sulla sua superficie – «un piccolo passo per un uomo, un grande passo per l’umanità» – alimentando sogni e speranze di miliardi di persone, tutte col fiato sospeso davanti ai teleschermi per seguire le imprese dell’Apollo 11. La luna non era mai stata così vicina. O forse sì. Perché, a ben vedere, i poeti, sulla luna, sono di casa: da secoli la interrogano, la pregano, la maledicono, le confidano passioni e tormenti. Più che un satellite, la luna è per loro una sentinella, a volte ostile e a volte complice; una fedele e silenziosa compagna delle loro veglie notturne. In occasione del Premio Bodini 2019, la ricorrenza dell’allunaggio ha fornito lo spunto per sviluppare un «itinerario lunare», affidando ai versi dei poeti italiani, dal Seicento ai giorni nostri, il compito di raccontarlo. Vedremo, allora, la luna attraverso le parole di Giordano Bruno; ci chiederemo, con Leopardi, il senso della sua indifferenza di fronte alle nostre angosce; Bodini ci indicherà il suo «viso sfregiato» che appare sulle dimenticate terre del Sud; brinderemo, con Ungaretti, alla sua conquista; osserveremo, dalla luna, il nostro «modesto pianeta» con lo sguardo disincantato di Montale.
La serata, presentata dallo scrittore e conduttore radiofonico Carlo D’Amicis, vedrà come ospiti oltre alla vincitrice del Premio Antonella Anedda, anche l’astrofisica Patrizia Caraveo, l’antropologo Marino Niola, il saggista e critico letterario Andrea Cortellessa, lo studioso dell’opera di Bodini, Antonio Lucio Giannone (Università del Salento) e la presidentessa della giuria del Premio Bodini, Anna Dolfi (Università di Firenze). Gli artisti coinvolti saranno invece Lea Barletti e Giuseppe Semeraro (voci recitanti), Laura De Ronzo (danza) e un ensemble di musicisti guidato da Rocco Nigro (fisarmonica e synth) e composto da Raffaella Aprile (voce), Giorgio Distante (tromba elettroacustica e live electronics), Marco Bardoscia (contrabbasso), Vito De Lorenzi (batteria e tamburi a cornice).
Il Premio - assegnato a opere edite in lingua italiana e articolato in due sezioni dedicate alla poesia e alla traduzione - è cresciuto nel corso degli anni, affermandosi a livello regionale e nazionale, e coinvolgendo alcune tra le maggiori case editrici italiane (Mondadori, Einaudi, Feltrinelli, Adelphi, Garzanti, Marsilio, Sellerio per citarne alcune) e partecipanti di livello nazionale e internazionale come Umberto Piersanti, Roberto Mussapi, Cesare Viviani, Gezim Hajdari, Ilide Carmignani, Anna Mioni, Elena Cappellini, Ottavio Fatica, Anna Linda Callow e numerosi altri. I vincitori delle precedenti cinque edizioni sono stati Valerio Magrelli e Fabio Pusterla (2014), Matteo Colombo e Nicola Crocetti (2015), Vivian Lamarque e Massimo Bacigalupo (2016), Roberto Mussapi e Giuseppe Girimonti Greco (2017), Milo De Angelis e llide Carmignani (2018).
La Giuria, presieduta da Anna Dolfi, ordinario di Letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università di Firenze e accademica dei Lincei, è composta da eminenti personalità dell’accademia italiana e internazionale e da professionisti dell’editoria: Antonio Lucio Giannone (Università del Salento), Cecilia Bello (Università Roma la Sapienza), Andrea Cortellessa (Università RomaTre), Riccardo Donati (Università di Urbino), Niccolò Scaffai (Università di Losanna), Paolo Zublena (Università di Genova), Fabio Moliterni (Università del Salento), Simone Giorgino (Università del Salento), Andrea Gialloreto (Università di Chieti).
Il Centro Studi Vittorio Bodini, presieduto da Valentina Bodini, figlia e unica erede di Vittorio, è stato istituito con l’intento di promuovere la conoscenza dell’opera letteraria di Vittorio Bodini attraverso molteplici attività culturali, artistiche ed editoriali. Le azioni del Centro Studi sono mosse dal tentativo di restituire a Vittorio Bodini – poeta tra i più originali e significativi del Novecento e tra i maggiori interpreti e traduttori italiani della letteratura spagnola – gli spazi e i riconoscimenti consoni alla sua memoria. È l’unico sodalizio autorizzato a utilizzare il nome del grande poeta, traduttore e cantore del Sud e delle sue contraddizioni per promuovere eventi, manifestazioni, concorsi letterari. Da diversi anni i componenti del Centro Studi operano nel tentativo di restituire a Vittorio Bodini, poeta tra i più originali e significativi del Novecento e tra i maggiori interpreti e traduttori italiani della letteratura spagnola, spazi e riconoscimenti consoni alla sua memoria. Dal 2017 al Centro Studi è stata affidata una sede permanente a Nardò, nel Palazzo di Città, dove sarà esposta la mostra permanente multimediale dell’uomo e del letterato dal titolo “Vittorio Bodini. Un uomo condannato al coraggio” a cura di Antonio Minelli.