La tracotanza e l’arroganza in politica finiscono per far apparire chi tenta di pontificare una sorta di “macchietta”, Alice nel paese delle meraviglie. La mia non vuol essere certamente una difesa d’ufficio nei confronti del senatore Ruggeri che è ampiamente in grado, sulla scorta della sua evidente esperienza, di difendersi egregiamente e autonomamente da sé.
Stupisce però l’affondo abbastanza sguaiato, denso di livore, e soprattutto povero di argomentazioni da parte di chi, invece di rimboccarsi le maniche, crede dall’alto della sua evidente inesperienza, forse per i primi e inattesi incarichi istituzionali, di sentirsi già arrivato. Dove, su quale strapuntino, verrebbe da chiedersi. Il consigliere provinciale Massimiliano Romano che nei suoi comunicati cita i suoi più stretti parenti a mò di esempio e che, anche solo per questa ragione, appare visibilmente di parte, in Provincia è alle prese con deleghe che richiederebbero, se non altro, un briciolo di impegno. Basterebbe guardare all’impiantistica sportiva, alle fino ad oggi (evanescenti) politiche e finanziamenti comunitari, all’assistenza (questa sconosciuta) alle pubbliche amministrazioni.
Romano appartiene ad un movimento che ad oggi risulta ampiamente sconosciuto, e che contrariamente alle sue fantasie non potrebbe rappresentare un incubo per nessuno, pensi a lavorare piuttosto e a profondere uno straccio di impegno in settori che languono e che fanno apparire il Salento un luogo derelitto dimenticato da Dio e dagli uomini. Stia sereno: non mancherà mai un’analisi approfondita del dato elettorale che è un preciso dovere di chi è al timone di un Partito e non è certamente una comparsa. Soprattutto alla luce di chi è fermamente convinto che la politica sia un servizio e non certamente una poltrona.
La storia della democrazia, piaccia o meno, è un'altra, e certamente non potrà essere riscritta da qualche piccolo dilettante allo sbaraglio momentaneamente coinvolto in una gita scolastica alla Provincia di Lecce. Cerchi piuttosto di studiare, di coltivare la passione, ed il senso di responsabilità, che, alla lunga, potrebbero rappresentare una qualità indispensabile. In chiusura le ricordo il saggio consiglio del segretario dell’udc: “Smettetela di lamentarvi e dimostrate con i fatti cosa sapete fare”. Ne faccia tesoro.
Giancarlo Marinaci
consigliere comunale Nardò