Dall’economia della cultura all’identità del cittadino del 2018 che attinge al passato e guarda con fermezza al futuro. Nell’anno dedicato al patrimonio culturale si fanno sempre più fitte le conversazioni attorno a questo tema, a volte poco considerato.
di Federica Marangio
Eppure “è in atto una vera e propria rivoluzione dei beni culturali, quando da proprietà di alcuni si mira a farli diventare itinerari affascinanti tra identità e alterità, bussola della personalità del cittadino di oggi”. Con queste parole il professore Giuliano Volpe ha catalizzato l’attenzione dei ragazzi, portandoli con il carisma del “magister” a seguire il percorso che i suoi voli pindarici tratteggiavano. Relatori che hanno accolto l’invito dei soci del centro studi “Antonucci” per dibattere nell’aula magna dell’istituto “Epifanio Ferdinando” attorno al tema del patrimonio culturale.
Si sono intervallati, catalizzando l’attenzione dei ragazzi in una giornata di educazione, non un convegno, tradizionalmente inteso, tre relatori d’eccezione. L’ordinario di Archeologia Medievale all’Università di Foggia, Giuliano Volpe, il docente di archeologia industriale Antonio Monte e il professore di storia dell’arte contemporanea Massimo Guastella. Una giornata dedicata all’amore per il territorio nelle sue diverse estrinsecazioni, fortemente voluta per intraprendere un percorso di sperimentazione a scuola.
Un approccio che sovverte quello tradizionale di distanza tra cattedra e ragazzi, per suggerire incontri e dialoghi che stimolino la conoscenza di tutti nel luogo deputato a promuovere la formazione continua. Il preside Aldo Guglielmi ha rimarcato la necessità di conoscere la storia dell’arte, per comprendere e scegliere “il nostro posto nel mondo”. Insomma, un successo la prima giornata dedicata al complesso tema del patrimonio culturale che fa ben sperare nella programmazione dei prossimi appuntamenti.
“In considerazione dei cambiamenti che stanno sconvolgendo il sistema culturale attraverso la rivoluzione innescata dall’innovazione tecnologica non si può star fermi ad osservare. Bisogna partecipare, formandosi e informandosi”. Così ha sottolineato Paola Sconosciuto ed è questo lo spirito che muove gli appuntamenti promossi dal centro studi, patrocinati dall’amministrazione comunale mesagnese.