Superare gli steccati culturali ed i pregiudizi, offrire a studenti e lavoratori punti di vista alternativi e strumenti per riconoscere e abbandonare stereotipi sulle politiche di genere. È l’obiettivo di “Io dentro Io fuori”, percorso annuale partito il 27 ottobre scorso giunto alla terza edizione. Il progetto coinvolge alcune scuole e alcuni luoghi di lavoro, ma prevede anche alcuni incontri pubblici.
Dopo l’appuntamento a Borgo San Nicola con Francesca Garbarino (lo scorso 24 gennaio), il percorso prevede un doppio incontro, venerdì 31 gennaio, con Marta Fana: il primo durante un’assemblea sindacale nella Biblioteca del Tribunale di Lecce in viale De Pietro (alle ore 11.30); il secondo a Palazzo Baronale di Monteroni di Lecce (in piazza Falconieri, alle ore 17.30). Entrambi gli appuntamenti sono aperti al pubblico.
Marta Fana presenterà il suo ultimo libro “Basta salari da fame!” (ed. Laterza), una lucida denuncia sul mondo del lavoro precario, povero e sottopagato. Ricercatrice in Economia all’Istituto di Studi politici di SciencesPo di Parigi, Fana si occupa di political economy, in particolare di mercato del lavoro e diseguaglianza socioeconomiche. Nel 2017 ha pubblicato “Non è lavoro è sfruttamento” per Laterza.
Riconoscere ed indagare le forme, i modi e i linguaggi delle discriminazioni e delle violenze di genere nelle relazioni, con particolare attenzione alle manifestazioni di diversi ambiti professionali: è l’obiettivo di “Io dentro Io fuori”, un percorso di pratiche filosofiche nell’ambito delle politiche di genere che intende generare luoghi di ricerca e di consapevolezza. È promosso da Fp Cgil Lecce, Silp CGIL Lecce in collaborazione con Cooperativa TelaLAB Lecce, con i Comune di Monteroni di Lecce e Martano, gli istituti scolastici “Salvatore Colonna” e Vittorio Bodini” di Monteroni e Ascanio Grandi di Lecce.