L'altro pomeriggio nella sala triangolare del castello di Otranto il Rettore dell’Università del Salento Fabio Pollice, insieme alla prof.ssa Manuela De Giorgi delegata alla Valorizzazione del territorio, ha incontrato una nutrita rappresentanza di operatori turistici di Otranto. Obiettivo: promuovere una valorizzazione sostenibile del territorio otrantino facendo leva sulle sue risorse non solo naturalistiche ma anche culturali.
La necessità, espressa dagli operatori di settore, è stata quella di promuovere un incremento ed una destagionalizzazone dei flussi turistici mettendo in valore il patrimonio naturalistico e culturale del territorio idruntino e costruendo attorno ad esso un’offerta coerente ed articolata in grado di soddisfare le esigenze del turismo internazionale. Una forma di diversificazione dell’offerta dettata dalle dinamiche della domanda nazionale ed internazionale. La volontà degli operatori idruntini è quella di costruire una rete di imprese per coordinare l’offerta turistica e renderla più competitiva, e per raggiungere questo obiettivo hanno chiesto la collaborazione dell’Università del Salento, in modo da poter attingere alle sue professionalità e alla sua capacità di networking. La collaborazione riguarderà tanto il supporto strategico che si tradurrà nell’elaborazione della strategia di rete, quanto il supporto operativo, ossia la co-progettazione di azioni che consentano di accrescere e diversificare la capacità attrattiva delle risorse culturali e naturalistiche. Il Rettore ha sottolineato che «il territorio otrantino può vantare uno dei più affascinanti contesti paesaggistici del Paese, con una dotazione attrattiva ampia e diversificata, ma ha bisogno di azioni concrete per mettere in valore questo capitale territoriale, a partire dalla formazione delle risorse professionali e dalla retizzazione degli attori turistici; azioni imprescindibili per promuovere un efficace distrettualizzazione del sistema turistico locale. – Ha evidenziato, inoltre, - l’importanza di offrire al turista un’esperienza immersiva, capace di fargli vivere la cultura locale nelle sue diverse declinazioni, riferibili in larga parte alla cultura immateriale: una risorsa ancora largamente sottoutilizzata come fattore attrattivo. Il turista deve entrare in contatto con la comunità locale, sentirsi parte del territorio. La capacità che ha un salentino di mettere a proprio agio l’ospite va coltivata e tradotta in uno stile ricettivo che deve diventare una nota distintiva del luogo». Il Rettore ha poi descritto l’importanza della narrazione e, in particolare, del Placetelling come strumenti per coinvolgere ed emozionare i turisti, ma anche per riscoprire e rafforzare l’identità del luogo. «L’Università del Salento sarà accanto agli operatori, poiché sono loro a costituire l’interfaccia tra territorio e turista – ha assicurato Pollice. - Insieme creeremo una rete atta a concertare un’azione che renda il patrimonio culturale vivente. Sono convinto che la risorsa principale di un territorio siano le persone e la passione e l’entusiasmo che mettono nel loro lavoro. Per portare i turisti ad amare la nostra terra dobbiamo amarla noi in primo luogo e farci promotori della sua valorizzazione. Su queste basi dobbiamo costruire lo sviluppo sostenibile del turismo qui e in tutta la Terra d’Otranto».
Nell’ambito dell’incontro il Rettore con la Delegata hanno altresì illustrato alcune azioni concrete che, una volta implementate, potrebbero accrescere l’attrattività del territorio idruntino e rafforzare così il progetto strategico che gli operatori hanno intenzione di realizzare in collaborazione con Unisalento.