Dopo i recenti pronunciamenti giudiziari tutti sfavorevoli al sindaco Mellone e purtroppo anche al Comune, in queste ore l’attuale primo cittadino di Nardò ne aggiunge alla collezione altri due.
Il primo è relativo al Patto di stabilità 2012 con la Corte dei Conti che ha giudicato ineccepibile l’operato dell’amministrazione all’epoca guidata da Marcello Risi, con buona pace di Mellone e del vicesindaco Oronzo Capoti, in quegli anni consiglieri comunali di opposizione e autori di un inutile esposto alla magistratura contabile. La seconda “perla” di queste ore porta invece la firma del Consiglio di Stato, che ha ritenuto legittima la pianificazione del Piano comunale delle coste respingendo definitivamente tre appelli di privati che avevano impugnato gli atti. Va precisato che la delibera di Consiglio comunale di approvazione è sì dell’amministrazione Mellone (31 luglio 2017) ma il piano votato dall’aula, uno dei pochi in Puglia, è quello redatto e adottato dalla precedente amministrazione comunale. Quasi superfluo sottolineare quindi che l’impianto del piano coste e l’impianto finanziario dell'amministrazione Risi erano corretti mentre le battaglie giudiziarie intraprese da Mellone e Capoti si sono rivelate perdenti.
Salvatore Falconieri
Segretario Cittadino Partito Democratico - Nardò