Il sindaco di Nardò ha scelto in mattinata la sua pagina social per annunciare "urbi et orbi" la decisione di azzerare l'esecutivo. Mellone informa che nella mattinata di oggi ha ritirato le deleghe assessorili. "Si tratta di un breve pit stop, programmato da tempo, utile a definire il perimetro della coalizione, civica e trasversale, che si proporrà alla guida della città nelle prossime elezioni amministrative 2021".
Il breve pit stop mutuato dal gergo della formula 1 fungerà da "momento di riflessione e di sfida al futuro. Senza sfide la vita è una lenta agonia. Invece noi abbiamo bisogno di vivere immaginando il domani. Per questo ho deciso di tracciare da subito, assieme ai miei alleati, i confini di quella che sarà l'alleanza civica e trasversale che mi sosterrà nella primavera 2021. Occorre: immaginare, programmare, fare.
Il sindaco (Ritratto nella foto realizzata da Aristide Mazzarella) un mini-rimpasto lo aveva inaugurato con la fuoriuscita di Daniela Dell’Anna (assessore al Welfare), sostituita da Stefania Albano (candidata con Vaglio alle ultime comunali), seppur con altra delega. Ad un anno esatto dal suo insediamento allontanò Graziano De Tuglie, Giulia Tedesco e Francesco Plantera, e nominò Mino Natalizio, (una decisione più in linea con Michele Emiliano e con l'assessore Loredana Capone) la consigliera Giulia Puglia e il Presidente del consiglio Ettore Tollemeto (lo scranno di quest’ultimo andò all’allora vicepresidente vicario, Andrea Giuranna).
"Questo - continua Mellone - facciamo ogni giorno. La mia squadra lavora intensamente per realizzare il programma presentato agli elettori poco più di 3 anni fa. Oggi, grazie all'impegno di tutti noi, Nardò è il miglior posto dove vivere e investire. La città è una fucina di innovazione, arte, giustizia sociale, lotta al caporalato... oltre ad un mirabile esempio di politiche del turismo, del commercio, della sicurezza stradale e della mobilità. L'intero territorio è costellato di cantieri, con milioni di euro di finanziamenti arrivati a Nardò da Bruxelles, Roma, Bari. Abbiamo realizzato oltre l'80% del programma e abbiamo fatto molto di più. Ma resta ancora tanto da produrre: opere da concludere e altre da avviare".
"Siamo di fronte ad una visione di città che, per la prima volta nella storia, diventa realtà. Com'è successo col Parco dell'Incoronata, per il quale non abbiamo avuto il bisogno di chiedere a nessuno il permesso di fare quel che abbiamo fatto. Lo abbiamo fatto e basta. Perché lo avevamo promesso agli elettori e a noi importa solo della fiducia degli elettori. La strategia sottesa all'ultimo rimpasto cerca di definire il perimetro della prossima coalizione". "Per questo, - conclude - assieme ai miei alleati e ai miei fratelli di sempre, decideremo collegialmente come proiettarci verso la primavera 2021".
Sul rimpasto la dichiarazione a caldo è del consigliere Siciliano:"Con l’azzeramento della sua Giunta, comunicato questa mattina, il Sindaco Mellone ci ricorda ancora una volta l’instabilità della sua squadra di governo. È l’ennesima pastetta che fa, dal 2016 ad oggi. L’ennesimo valzer di poltrone per imbonirsi qualche nuovo allocco che accetti di fare l’inutile marionetta nelle mani dell’uomo solo al comando. Gli assessori delle Giunte Mellone, infatti, sono stati e sono tuttora dei nobili sconosciuti, politicamente inconsistenti e con un potere decisionale e di indirizzo pari a zero. Ora il peggior Sindaco della storia neretina vuole “allargare” la sua coalizione, ma - badate bene - non sulla base di valori ed idee per la Città (della quale non gliene frega nulla) bensì di nomine, incarichi e favoritismi, come d'altronde ha fatto fino ad oggi, elargendo consulenze da decine di migliaia di euro a suoi compari e fratelli di amministratori. In attesa di conoscere i personaggi che si presteranno a fare da marionette all’uomo di casapound per gli ultimi 14 mesi della sua nefasta esperienza da sindaco, salutiamo gli assessori uscenti (forse rinominati tra 24 ore) di cui la Città non sentirà alcuna mancanza".