Lecce: l'impegno di UniSalento per gli studenti all'estero con il progetto Erasmus, le rassicurazione del Rettore

«Di concerto con gli altri Rettori, stiamo facendo pressione sul Governo affinché organizzi il rientro di quanti ne facciano richiesta». Il Rettore dell’Università del Salento Fabio Pollice rassicura così le famiglie che in questi giorni esprimono preoccupazione per la permanenza all’estero degli studenti in Erasmus: «Comprendiamo l’esigenza di ricongiungersi ai propri cari, quindi anche se al momento la cosa più sicura è rimanere dove si è cercheremo di fare tutto il possibile per supportare al meglio i nostri ragazzi».

 

             Sono circa 250 gli studenti UniSalento che si trovano per studio in 20 paesi europei (Austria, Belgio, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia Francia, Germania, Grecia, Lettonia, Lituania, Olanda, Polonia, Portogallo, Romania, Spagna, Svezia, Turchia, Ungheria), ai quali si aggiungono una decina di studenti e dottorandi in mobilità per tirocinio negli Stati Uniti e in Uruguay, Israele, Taiwan e Montenegro. Per questi studenti sarà particolarmente importante il supporto psicologico fornito dall’Ateneo grazie alla collaborazione di 16 docenti, dottorandi e assegnisti iscritti all’Ordine degli Psicologi: allo scopo, è infatti attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 18 il numero 0832 299100.

             «Poter contare su un supporto emotivo e psicologico», sottolinea la professoressa Rosita D’Amora, Delegata alla Proiezione Internazionale, «può far sentire i nostri studenti meno soli, più vicini alla nostra comunità accademica. Avremmo naturalmente preferito che l’esperienza di mobilità Erasmus - l’incontro con una nuova città, una nuova università, una nuova lingua - cominciasse in modo diverso, ma siamo convinti che in ogni situazione si può imparare qualcosa e siamo certi che i nostri studenti sapranno trarre il meglio da quel che sta accadendo».

             Le raccomandazioni per gli studenti UniSalento all’estero:

  • evitare spostamenti non strettamente necessari e attenersi alle indicazioni in tema di prevenzione e sicurezza stabilite dalle Istituzioni e dai Paesi ospitanti;
  • rispettare le regole di precauzione prescritte in Italia relativamente all’igiene, alle distanze interpersonali e al divieto di assembramenti;
  • monitorare la situazione sanitaria del Paese ospitante tramite l’apposita scheda paese del sito “Viaggiare Sicuri” della Farnesina (http://www.viaggiaresicuri.it/find-country);
  • segnalare tempestivamente la propria presenza al Ministero degli Affari Esteri, registrandosi al sito “Dove siamo nel Mondo” (https://www.dovesiamonelmondo.it/dovemondo/turista);
  • in caso di rientro in Italia con mezzi propri, contattare il Ministero degli Esteri per ogni possibile indicazione e tornare presso la propria residenza, abitazione o domicilio tenendo conto delle possibili misure restrittive stabilite dai DPCM dell’8, 9 e 11 marzo 2020.

             Per coloro che vorranno rientrare, UniSalento si attiverà anche per il riconoscimento del periodo di mobilità effettuato, fermo restando quelle che saranno le indicazioni dell’Agenzia Nazionale Indire.

             I contatti sia con questi studenti all’estero che con alcune decine di incoming presso l’Università del Salento sono tenuti costantemente dalla professoressa D’Amora e dall’Ufficio Relazioni Internazionali (coordinamento a cura di Eliana Gennaro; referenti per queste attività Donatella Lettere, Kelly Serbeti e Marco Ferri); indirizzo e-mail di riferimento: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

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